di Bruno Storni*
Fake news: brutta informazione o meglio disinformazione inviata a tutti i fuochi da parte di ESI - associazione delle aziende elettriche della Svizzera italiana - nel nuovo numero di "Elettricità".
In un lungo articolo a pag 10 cercano di giustificare la nuova stangata delle tariffe elettriche con un serie di frottole che si riassumono nel sottotitolo, "Crisi, guerra, clima", per poi banalizzare gli indecenti profitti che i grandi hanno di nuovo fatto nel 2023 pur chiedendo miliardi di garanzie alla Confederazione per sostenere le loro speculazioni sul mercato elettrico (garanzie di cui chiaramente non parlano nell'articolo).
Nemmeno una parola sulla liberalizzazione del mercato elettrico che ha portato anche le nostre aziende a giocare a monopoli elettrico, perdendo, con le conseguente stangate tariffali che scaricano sui consumatori. Liberalizzazione e giochini sul mercato europeo sono la vera causa della stangata !
Neanche il nucleare francese appare nell’articolo. Sappiamo che il nucleare francese nel 2022 a metà regime per gravi problemi di manutenzione ed affidabilità aveva contribuito fortemente all’aumento del prezzi di mercato. Purtroppo questo bollettino disinformativo lo dobbiamo anche pagare tramite le nostre bollette.
In un Cantone dove sfruttando ogni Valle all’inverosimile si produce idroelettrico a 5 cts/kWh dover arrivare a pagare 35 cts/kWh pur considerando uso reti (ammortizzate) e tasse varie è incomprensibile e indifendibile, ESI se ne renda conto e smetta di raccontare frottole oltretutto a nostre spese!
*Consigliere Nazionale PS