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TiPress/Francesca Agosta
Politica
27.03.24 - 20:100

Autosospensione di Gobbi, la Lega all'atttacco di media e partitocrazia: "Passo non necessario. Vittima di una shitstorm strumentale"

"Tra l’opinione pubblica cresce il malcontento per lo scandaloso trattamento riservato a al consigliere di Stato dalla partitocrazia e dai media al servizio della medesima, che è giustificato unicamente da motivi politici"

LUGANO - "La Lega dei Ticinesi prende atto della decisione del Consigliere di Stato Norman Gobbi di autosospendersi dalla direzione politica della Polizia cantonale. La Lega rileva che questa decisione non era affatto necessaria. A provocarla è infatti una vicenda che, non lo si ribadirà mai abbastanza, è soltanto una sordida montatura politico- mediatica a scopo elettorale, fondata sul nulla". La Lega torna all'attacco sul caso dell'incidente che ha coinvolto il ministro della Giustizia dopo la sua decisione di autosospendersi dalla guida politica della Polizia cantonale. Lo fa con un comunicato stampa firmato dai vice-coordinatori Alessandro Mazzoleni, Daniele Piccaluga, Antonella Bignasca e
Roberta Pantani.

"Si ricorda alla partitocrazia ed ai media a lei asserviti che Norman Gobbi non è oggetto di alcun accertamento da parte della Magistratura - si legge nella nota di Via Monte Boglia -. La Lega comprende tuttavia la volontà del Consigliere di Stato di tutelare – pur non avendo assolutamente nulla da rimproverarsi - la propria famiglia, come pure le istituzioni (nello specifico la polizia cantonale) dalla strumentale “shitstorm” messa in atto contro di lui. Ed è solo e soltanto questa “shitstorm”, e dunque coloro che l’hanno orchestrata, a danneggiare la credibilità delle istituzioni: di questo, i responsabili dovranno rendere conto. La Lega conferma di nuovo il pieno appoggio al proprio Consigliere di Stato, apprezzandone il senso dello Stato che lo ha portato a compiere un passo per lui certamente doloroso in quanto – come detto – assolutamente non necessario dal profilo oggettivo. La Lega rileva infine con soddisfazione che tra l’opinione pubblica cresce il malcontento per lo scandaloso trattamento riservato a Norman Gobbi dalla partitocrazia e dai media al servizio della medesima, che è giustificato unicamente da motivi politici".

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