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TiPress/Elia Bianchi
Politica
07.05.24 - 09:010

Il caso Gobbi, Zali sugli etilometri, i dubbi di Dadò e la frecciata di Quadri: "Figura marrone..."

Gli ultimi sviluppi sulla vicenda dell'incidente che ha coinvolto il ministro. Ieri il Governo ha risposto all'interpellanza di Marco Passalia e...

BELLINZONA - Gli etilometri precursori in dotazione alla Polizia cantonale vengono annualmente sottoposti a verifica e dispongono della certificazione Metas. Non risultano pertanto casi di controlli effettuati con apparecchi non certificati. Così il ministro Claudio Zali – temporaneamente responsabile politico della Polcantonale – ha risposto ieri in Gran Consiglio all’interpellanza del vicepresidente del Centro Marco Passalia, che chiedeva se negli ultimi tre anni fossero stati impiegati, nei controlli dell’alcolemia, etilometri non tarati.

Il presidente del partito, Fiorenzo Dadò, autore dell’interpellanza che ha dato il via al cosiddetto “caso Gobbi”, ha replicato: “Più passa il tempo e più domande si potrebbero aggiungere, abbiamo infatti appreso che un etilometro non calibrato, sarebbe stato impiegato”. Dadò si riferiva al servizio andato in onda domenica al ‘Quotidiano’ della RSI, secondo cui il primo test dell’alcol al quale fu sottoposto Gobbi dopo l’incidente avvenuto in novembre in Leventina, “rilevò un tasso leggermente superiore al consentito, ma sul display dell’apparecchio apparve la scritta, fotografata e messa agli atti: ‘calibrazione scaduta’”. Per questo motivo, proseguiva il servizio giornalistico, “venne eseguito il secondo test, il probatorio, dal quale emerse un valore al di sotto del limite”.

Sempre il ‘Quotidiano’ ha riferito che due dei tre agenti della Cantonale indagati sarebbero partiti dal luogo dell’incidente (zona Stalvedro) per prendere alla centrale di Camorino l’apparecchiatura ed effettuare ad Airolo il test probatorio al ministro.

LaRegione nel suo articolo odierno si chiede: ma non c’era/c’è forse un apparecchio probatorio anche al centro di controllo per veicoli pesanti a Giornico, località molto più vicina di Camorino al luogo dell’incidente, in modo da procedere con il test in tempi più brevi? Va a questo proposito ricordato che le indiscrezioni sull’inchiesta condotta dal procuratore generale Andrea Pagani indicano che il secondo test sarebbe stato effettuato due ore e pochi minuti dopo il primo, lasso di tempo oltre il quale sarebbe stato necessario sottoporre Gobbi all’esame del sangue.

Tornando al servizio della RSI, firmato da Francesco Lepori, il consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri ha pubblicato un post su Facebook in difesa del ministro: “La panna montata a scopo elettorale si smonta. Tutto come previsto. Figura marrone per Dadò, MpS, stampa di regime”.

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