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28.05.24 - 17:330

"Anche in Ticino si permetta ai cacciatori di sparare ai lupi". Una mozione mette d'accordo (quasi) tutto

Lo chiedono Bühler e colleghi di vari partiti (oltre all'UDC, il Centro, il PLR, la Lega e il PC) dopo la mossa del Grigioni. "Si tratta di persone che possono dare un contributo, dato che conoscono bene il territorio"

BELLINZONA - In Grigioni i cacciatori potranno uccidere i lupi durante la caccia alta, al fine di regolare il numero di esemplari. Alain Bühler dell'UDC, assieme a diversi colleghi di quasi tutti gli altri partiti (Sem Genini, Raide Bassi, Giovanni Berardi, Lea Ferrari, Tiziano Galeazzi, Sabrina Gendotti, Andrea Giudici, Alessandro Mazzoleni, Daniele Piccaluga, Aron Piezzi, Roberta Soldati,  Alessandro Speziali e Tiziano Zanetti) chiede che anche in Ticino si possa fare la stessa scelta. Le campagne volte a abbattere alcuni esemplari non sono infatti andate del tutto a buon fine e secondo il democentrista se anche i cacciatori potessero sparare al canide le possibilità di successo sarebbero maggiori.

"Nel Canton Ticino si registra da anni un aumento della presenza dei lupi, con conseguenti predazioni di capi di bestiame, in particolare ovini e caprini. Secondo il rapporto 2023 dell'Ufficio della caccia e della pesca (UCP), sul territorio ticinese sono presenti tre branchi di lupo nelle zone di Onsernone, Val Colla e Carvina oltre ad almeno altrettante coppie stabili recensite. Pertanto si può desumere che il numero sia ancora maggiore. Le predazioni di bestiame sono aumentate significativamente nel periodo 2022/2023, con particolare intensità nella zona dell'Onsernone", spiega il granconsigliere. "Alla luce di questi elementi e considerando l'incremento delle predazioni di animali da reddito attribuite al lupo nel periodo 2022/2023, il Consiglio di Stato, il 15 novembre 2023, ha presentato all'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) una richiesta di regolazione per i suddetti tre branchi. Viste le numerose predazioni registrate soprattutto nel 2022, per Val Colla e Carvina, è stato chiesto l'abbattimento di 2/3 dei lupi nati nel 2023, mentre per il branco dell'Onsernone è stata chiesta l'eliminazione totale. Con decisione del 27 novembre 2023, l'UFAM ha accolto le richieste di regolazione dei branchi Val Colla e Carvina, ma ha solo parzialmente accolto la richiesta relativa al branco dell'Onsernone, autorizzando unicamente l'abbattimento di uno dei due lupi nati nel 2023".

"L'UCP si è adoperato per dare esecuzione a questi ordini nei limiti delle proprie possibilità, considerando che le aree occupate dai branchi sono molto estese e che le operazioni si svolgono in pieno periodo invernale. Va altresì considerato che l'UFAM ha imposto, in applicazione dell'Ordinanza federale sulla caccia, che le regolazioni avvengano in un contesto sociale (ovvero alla presenza di più lupi) e, cumulativamente, in prossimità di bestiame o abitazioni, affinché la regolazione possa avere un effetto educativo e disincentivante nei confronti del branco", prosegue, ma "nonostante gli sforzi, l'esito delle campagne di regolazione dei lupi nel Ticino è stato incompleto, poiché sono stati abbattuti solo due esemplari. Questo non raggiungimento degli obiettivi può anche essere ricondotto al mancato coinvolgimento dei cacciatori, che potrebbero dare un importante contributo, tenuto conto della presenza sul territorio e la conoscenza dello stesso. È quindi fondamentale procedere con misure che coinvolgano attivamente i cacciatori, come avverrà ora nel Canton Grigioni, per garantire l'efficacia della regolazione della popolazione di lupi e la protezione degli interessi degli allevatori, il tutto logicamente sotto la supervisione e controllo del Cantone, come anche indicato dal direttore del DT Zali stesso".

Già lo scorso anno, a ottobre, si era approvata una mozione di Berardi, che è tra firmatari, autorizzava "gli allevatori e le persone adeguatamente formate ad essi vicine (cacciatori) ad effettuare tiri difensivi con proiettili letali e non" ma "ad oggi non risulta alcun progresso nell’implementazione di questa richiesta ed è purtroppo probabile che nulla si farà durante la presente stagione alpestre 2024 nonostante la necessità".

"Lo scopo principale della sperimentazione nei Grigioni è infatti proprio quello di assistere i guardiacaccia nell'eradicazione di branchi e ora anche lupi singoli, opzione che in Ticino non è stata comunque concessa. La giustificazione per la negazione dell'ausilio di cacciatori volontari, espressa davanti a codesto Lodevole Gran Consiglio dal direttore del DT Claudio Zali in risposta all’interrogazione della collega Roberta Soldati nella seduta del 20.11.2023, sta nel rischio potenziale elevato di errori nell’abbattimento di lupi singoli, siccome per i branchi in Ticino non era appunto stata data da Berna l’autorizzazione di abbattimento. Il direttore del DT Zali proseguiva “se in futuro vi saranno abbattimenti con bassi margini di errore […] la possibilità di un coinvolgimento dei cacciatori sarà presa in considerazione. Occorrerà organizzare e coordinare in maniera minuziosa tale collaborazione con lo scopo di ottenere e garantire una sicurezza generale dell’operazione”. Ora con l’esempio concreto e virtuoso del Canton Grigioni, la strada è tracciata e la collaborazione con i cacciatori è sicuramente più semplice e facile da attuare", proseguono i deputati, che desiderano "estendere la caccia alta al lupo anche nel nostro Cantone già a partire da questo autunno (2024) e  implementare tutte le modifiche necessarie ai relativi regolamenti e organizzare i momenti formativi necessari al fine di preparare i cacciatori ticinesi alla nuova possibilità venatoria, senza inventare una procedura ad hoc ma seguendo la prassi prevista dai GR (con le giornate di istruzione e le clausole corrispondenti)".

 

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