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Sanità
16.07.18 - 10:160
Aggiornamento: 12:01

Assurdo! "Gli pagherebbero una chemioterapia ma non quel farmaco..."

A un dodicenne con un sarcoma la cassa malati non rimborsa un farmaco da importare dalla Germania. La madre, "decisione penosa"

BELLINZONA – Un bambino con un tumore: c’è già abbastanza da urlare contro il destino crudele. La vicenda di un dodicenne ticinese ha dell’incredibile. La cassa malati, infatti, non vuol pagare un farmaco, poiché non disponibile in Svizzera, ma sarebbe disponibile a coprire le spese di una chemioterapia.


Pare assurdo, invece è ciò che racconta a La Regione il dottor Pierluigi Brazzola, caposervizio oncologia pediatrica all’ospedale San Giovanni di Bellinzona. si sta occupando del caso del ragazzo, ed anche lui è senza parole. “Per la cassa malati, non è sufficiente la letteratura sui benefici della cura per questo tipo preciso di sarcoma”. Il ragazzino soffre infatti di un tumore maligno dei tessuti molli.


Brazzola spiega come si svolge la cura. “È una terapia per bocca basata su tre farmaci, ben tollerata e collaudata per i sarcomi, la si usa da 10 anni. Due dei farmaci sono disponibili in Svizzera, il terzo deve essere importato dalla Germania”. E da qui nasce il problema: il farmaco costa 3mila franchi, la cassa malati non è disposta a pagarlo. "Paradossalmente se proponessi in alternativa una chemioterapia ad alto dosaggio, una cura più pericolosa e cara, questa sarebbe accettata senza problemi. Ma noi vogliamo evitarla perché dannosa a lungo termine e con importanti possibili effetti secondari".


Ovviamente sconvolta la famiglia, già provata da una diagnosi che è il peggior incubo per ogni genitore. "Si tratta di una decisione penosa. Mio figlio ha bisogno di questa cura, che utilizzano in tutta Europa. Ci è caduto il mondo addosso quando lo abbiamo saputo", ha detto la madre. 


Ed ora? Il responsabile comunicazione dell'EOC Mariano Masserini ha spiegato come “in questi casi, cerchiamo fondazioni, enti che possono coprire gli scoperti. Oppure si cerca di trovare un accordo con la cassa malati...". Brazzola sta comunque parlando con il medico di fiducia della cassa malati.


L’augurio è che la pazzesca vicenda si concluda al meglio, con la guarigione del ragazzo a cui vanno i pensieri di tutti coloro che sono venuti a conoscenza di questa storia paradossale.

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