BERNA – Oltre a over 65 e persone con malattie pregresse, anche le donne incinte devono essere considerate un gruppo a rischio per il Covid. A dirlo è la Società Svizzera di Ginecologia e Ostetricia.
Se inizialmente si credeva che il Coronavirus non avesse alcuna influenza su chi aspetta un bambino, ora che si conosce meglio la malattia, si è notato che ha invece effetti. Contrarlo potrebbe causare cambiamenti nella placenta, la quale può essere infettata. Non porta malformazioni al feto ma un ritardo nella crescita rende il neonato più piccolo e quindi più propenso ad ammalarsi. Inoltre, il virus può raggiungere il feto, anche verso fine gravidanza.
A dirlo è il professor David Baud, del Centro ospedaliero universitario vodese (CHUV). Le donne incinte hanno dalle tre alle cinque volte in più rispetto a chi non aspetta bambini la possibilità di sviluppare, in caso di contagio, una forma grave di Coronavirus, oltre alle elencate conseguenze sul feto. Non si sa ancora quanto l’incidenza possa essere forte nei primi mesi di gravidanza.
Pertanto, si raccomanda a chi aspetta un bimbo di rispettare scrupolosamente le norme anti Covid e se possibile di lavorare da casa attraverso il telelavoro, se non fosse fattibile serve un congedo malattia.
Il CHUV sta effettuando dei test a livello mondiale su più di mille casi di pazienti infetti, i risultati sono attesi entro fine agosto e dovrebbero servire a fornire indicazioni più precise all’OMS in merito al rapporto tra gravidanza e Covid.