BERNA - Cosa succede se il vaccino contro il Covid causa effetti secondari? Se essi sono veramente importanti, si potrà avere un risarcimento. Lo indica l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) in un opuscolo. Il massimo indennizzo sarebbe attorno ai 70mila franchi.
Ma attenzione, le regole sono ben precise e molto stringenti, secondo lo stesso principio che vale per i farmaci. Ovvero, non basterà avvertire febbre leggera, mal di testa, dolori muscolari, rigonfiamento e indurimento della parte del corpo vaccinata, arrossamenti, che sono le abituali controindicazioni che possono nascere, ma si deve avere a che fare con danni a lungo termine, che pregiudichino la possibilità di lavorare.
Chi somministra il vaccino deve spiegare in modo chiaro alla persona la natura del vaccino e i possibili effetti, seri o meno, a cui si può andare incontro. Solo se la vaccinazione stessa è stata eseguita a regola d'arte, ovvero non sono riscontrabili errori da parte di chi la somministra, il produttore può riconoscere un danno in caso di problemi gravi, a causa di un difetto del preparato. Se invece l'accaduto fosse da ricondurre al professionista che si occupa della vaccinazione, ovviamente il discorso cambierebbe.
Bisogna aver dunque paura? Per l'UFSP assolutamente no. Al momento non sono noti problemi a lungo termine, che possano rientrare nella categoria che porterebbe a un pagamento dei danni, ma lo si precisa per precauzione.