ticinolibero
Sanità
30.09.23 - 12:200

Infermieri e Long Covid. "Tanti pensano siano sintomi dovuti ai ritmi massacranti"

Il sindacato degli infermieri italiano lancia l'allarme: almeno 20mila professionisti avrebbe i postumi del virus. "Nel peggiore dei casi porta a disturbi cardiaci, emicrania cronica, tremore e nebbia cognitiva: non possono più lavorare"

ROMA - Almeno 20mila infermieri italiani soffrirebbero di Long Covid e non possono più svolgere in modo idoneo la loro professione, tanto che molti sarebbero in malattia da lungo tempo, altri si sarebbero dimessi e altri penserebbero al prepensionamento, andando a mettere in difficoltà un sistema già precario. Non vi sono però cifre certe e la malattia non viene riconosciuta come tale.

A lanciare l'allarme è Nursing Up, il sindacato degli infermieri. "Lo abbiamo denunciato a gran voce nel recente passato, abbiamo fornito alla collettività numeri allarmanti, a partire da quelli degli infermieri contagiati, di fonte dell’Inail. Nessuna categoria di lavoratori, in Italia, ha pagato, psicologicamente e fisicamente, lo scotto della pandemia al pari degli infermieri", ha detto il presidente Antonio De Palma, parlando di 320mila professionisti contagiati, di cui almeno 20mila avrebbero ora problemi (in Spagna è stato reso noto che ad avere sintomi a distanza di tempo sono un sesto del totale della categoria).

Il Long Covid, viene specificato, porta nel peggiore dei casi a problematiche come "disturbi cardiaci, emicrania cronica, tremore e anche nella cosiddetta “nebbia cognitiva” che conduce a problemi di memoria di non poco conto.  È chiaro che infermieri in queste condizioni non possono più svolgere la propria professione in modo idoneo, ed è chiaro che tutto questo ricade sulla salute dei pazienti, e sui carichi di lavoro assistenziali in generale".

Ma il problema è anche un altro, ovvero che si confonde la malattia con le conseguenze dei ritmi di lavoro. Ancora De Palma afferma: "Disturbi del sonno, costante cambio di umore, ansia: si tratta di sintomatologie che potrebbero facilmente essere confuse, dai medici curanti, come dagli stessi professionisti della salute, come reazioni psico-fisiche derivanti dai turni massacranti e da una professione, lo ripetiamo da anni, decisamente usurante come la nostra, dove, tra orari prolungati, turni di notte e disorganizzazione strutturale ormai cronica degli ospedali, acuita dalla carenza di personale, i disagi per l’infermiere italiano sono all’ordine del giorno".

La richiesta del sindacato è "avviare un approfondito report per capire quanti infermieri italiani oggi sono sul punto di chiedere il pensionamento anticipato, quanti hanno dato le dimissioni o stanno pensando di farlo, quanti sono in malattia lunga, pesando non poco con la loro assenza sugli equilibri già precari di pronto soccorsi e reparti nevralgici".

Potrebbe interessarti anche
Tags
covid
infermieri
ritmi
sintomi
long
long covid
porta
possono
sindacato
professionisti
TOP News
© 2024 , All rights reserved

Stai guardando la versione del sito mobile su un computer fisso.
Per una migliore esperienza ti consigliamo di passare alla versione ottimizzata per desktop.

Vai alla versione Desktop
rimani sulla versione mobile