SVIZZERA – Resterà indimenticabile nella storia quando i suoi ragazzi lo ringraziarono con uno striscione, prima del suo addio. Köbi Kuhn è un allenatore che si è conquistato un posto d’onore nel cuore di molti appassionati di calcio svizzeri, malgrado qualche scelta tecnica sia stata criticata: ma d’altronde, chi ama il calcio si diverte a far l’allenatore.
Kuhn se ne è andato oggi a 76 anni, era stato ricoverato il mese scorso per un’infezione polmonare in cure intense.
La sua morte lascia senza dubbio un vuoto nel calcio svizzero. Legato alla sua Zurigo, città in cui ha praticamente sempre giocato, Kuhn vestì la maglia della Nazionale anche da calciatore ed è al momento l’unico ad essere stato in campo e in panchina per la Nati.
Nel 2008 la tragedia aveva colpito la sua vita, portandogli via la moglie Alice, con cui era stato sposato per quasi 50 anni, dopo anni di malattia dove non aveva mai smesso di assisterla, una storia che aveva commosso. Nello stesso anno, al tecnico fu diagnosticata la leucemia. Kuhn ha perso anche una figlia, due anni fa.
Il 2008 è stato anche l’anno dell’addio alla Nazionale, dopo gli Europei casalinghi, dopo l’Europeo 2004 in Portogallo e il Mondiale 2006 in Germania. La Svizzera viveva uno dei suoi momenti di crescita, con una generazione di calciatori talentuosi, e il mister ha contribuito a portarla a livello che spesso ora si danno per scontati ma che per diverso tempo non si erano visti da queste parti.