RONAGO – Può mai lo sport mischiarsi con un’attività d’investigazione? La risposta è affermativa e la prova è “Sport Crime”, una serie tv prodotta dalla Blullow SA che ha sempre avuto un occhio di riguardo per personaggi e sportivi ticinesi.
Dopo Toussy Mavakala e Samantha Schenini Galvan – protagonisti in più episodi – è toccato anche al pugile Tiago Pugno cimentarsi nell’ambito della recitazione per partecipare alla fiction pronta a conquistare le maggiori piattaforme on demand. Ma Pugno non è il solo sportivo ticinese pronto a tuffarsi nella nuova avventura targata Sport Crime.
Con lui, infatti, ci sarà Marco Colandrea, ex pilota professionista nel Motomondiale e attuale commentatore per le due ruote alla RSI. Colandrea sarà co-protagonista di una puntata della serie. Con lui abbiamo scambiato due parole tra una registrazione e l’altra.
Marco, come è nata l’opportunità di recitare?
“L’opportunità è nata casualmente. Tiago Pugno, pugile e mio caro amico, una mattina dello scorso febbraio mi ha chiamato dicendo che era stato contattato per recitare in una serie tv, i cui protagonisti sarebbero stati alcuni sportivi ticinesi. Mi ha riferito che i produttori di questa fiction erano in cerca di sportivi nostrani con i quali collaborare a questo nuovo progetto. Tiago, dopo il mio iniziale sbigottimento, mi ha detto che secondo lui sarebbe stato bello se ci fossi stato anche io nella serie e che aveva già segnalato, in occasione del primo incontro con i produttori di Sport Crime, il mio profilo. A quel punto ho aderito con entusiasmo, ho avuto un incontro con gli autori di Sport Crime Luca Tramontin e Daniela Scalia, e da lì è partito tutto”.
Di cosa parla la fiction e che messaggio vuole trasmettere?
“La fiction tratta il tema dell’investigazione sportiva. Ciò che contraddistingue questa serie tv è che i il cast non è composto unicamente da attori ma anche da sportivi d'élite, questo perché la volontà della produzione è quella di riuscire a valorizzare il gesto tecnico dei singoli atleti. Il limite di alcune produzioni, mi è stato spiegato dal team di Sport Crime, è che a volte viene sottovalutata la parte nella quale gli attori interpretano il ruolo di uno sportivo, questo perché – non essendo in realtà atleti – la parte della performance sportiva ne risente, risultando poco credibile agli occhi dei più esperti. La difesa dei valori dello sport è il messaggio che vuole essere trasmesso con questa serie tv, che si pone anche il fine di far comprendere al grande pubblico la vita dietro alle quinte di uno sportivo, che non è solo fatta di successi ma anche di molti sacrifici”.
Che ruolo avrai nella serie?
“Nella prima puntata delle sei previste, intitolata “Hail dear Jab”, vestirò i panni dell’amico motociclista di Tiago Pugno. Lui interpreterà il ruolo di un carcerato con doti da pugile, che grazie ad un’agenzia d’investigazione sportiva, tenterà una carriera nella disciplina delle arti marziali miste (MMA). È inoltre prevista un’ulteriore produzione nella quale sarò coinvolto, che sarà interamente incentrata sul motociclismo, nella quale interpreterò il ruolo di pilota e consulente”.
Quando sarà disponibile e dove?
“Sport Crime verrà distribuita internazionalmente nei primi mesi del 2020”.
Il mondo della recitazione potrebbe essere il tuo futuro?
“Devo ammettere che il mondo della recitazione ha un grande fascino, tutti da bambini, almeno una volta, abbiamo sognato di diventare attori. Ho preso questo impegno come un’opportunità per mettermi in gioco e provare qualcosa di nuovo divertendomi, poi chissà, nella vita non si sa mai. In effetti, la registrazione della prima scena è stata emozionante! Ne approfitto per ringraziare tutto lo staff di Sport Crime per avermi coinvolto in questo ambizioso progetto nel quale, oltre allo sport, viene dato spazio ai giovani”.