ticinolibero
Sport
03.12.22 - 15:530
Aggiornamento: 08.12.22 - 18:54

Serbia-Svizzera non finisce mai. Gli 'attributi' di Xhaka e la maglia per Jashari. Il capitano rischia la squalifica?

Serbia-Svizzera, forse, non è mai finita da quel precedente del 2018. Tra reciproche provocazioni e smentite, la polemica del giorno dopo

DOHA – Serbia-Svizzera ha consegnato alla 'Nati' di Yakin la qualificazione agli Ottavi di finale. La stessa partita ha, per contro, spedito Vlahovic e compagni a casa. Serbia-Svizzera, però, non finisce mai. E forse non è mai finita da quel precedente del 2018, in Russia. Fatto sta che nemmeno ieri sono mancate l'occasione per polemiche, "risse" da campo e riferimenti politici. Lo testimoniano gli undici ammoniti iscritti sul referto dell'arbitro e i gestacci, da una parte e dall'altra. 

Riavvolgiamo il nastro. Serbia-Svizzera non può essere considerata una partita come le altre. Le origini dei vari Shaqiri e Xhaka hanno tradito le emozioni nel 2018. Storia di "aquile" e provocazioni. Shaqiri e il capitano della Svizzera si sono resi protagonisti anche ieri. Il primo con la rete del vantaggio, seguita dall'esultanza con il dito alla bocca. Un invito al silenzio per tutti i tifosi serbi che lo hanno riempito di fischi. 

Il secondo, Xhaka, si è invece spinto oltre. Ha provocato o è stato provato? Difficile dirlo, ma le telecamere lo hanno immortalato mentre "mostrava gli attributi" alla panchina della Serbia. Apriti cielo. Tutti in campo e rissa sfiorata. La stessa "strizzata" l'ha dedicata Vlahovic dopo il gol. "Non è rivolta a nessuno", ha detto dopo la gara. 

Serbia-Svizzera, a onor del vero, era già iniziata alla prima giornata del girone, quando nello spogliatoio serbo era comparsa una bandiera del Kosovo ritoccata con i colori della Serbia e la scritta 'nessuna resa'. E Serbia-Svizzera non è finita nemmeno dopo il triplice fischi di ieri. Il difensore Akanji, durante l'esultanza di gruppo a fine partita, saluta con la mano i tifosi avversari. "Ciao, ciao". Ma non è finita qui. 

Sempre Xhaka finisce nel mirino delle critiche per aver indossato la maglia con 'Jashari 26'. C'è chi, facilmente, ha interpretato il messaggio con un tributo a Adem Jashari, combattente per l'indipendenza kosovara, ma il centrocampista ha spiegato che si tratta di un messaggio per Ardon Jashari, 20enne del Lucerna. Il comportamento del capitano, si dice, è al vaglio della FIFA che potrebbe anche decidere per una squalifica. 

Potrebbe interessarti anche
Tags
svizzera
serbia
attributi
serbia-svizzera
jashari
squalifica
finisce
maglia
finita
capitano
TOP News
© 2024 , All rights reserved

Stai guardando la versione del sito mobile su un computer fisso.
Per una migliore esperienza ti consigliamo di passare alla versione ottimizzata per desktop.

Vai alla versione Desktop
rimani sulla versione mobile