MELIDE - È stato, quello appena trascorso, un sabato segnato da feste e congressi per diversi partiti: PLR, PS, UDC e Verdi hanno riunito le loro basi per presentare candidati e programmi in vista delle elezioni del 2 aprile. Parole, slogan e proclami per raccontare ai ticinesi obiettivi, propositi e intenzioni per la prossima legislatura. Ricettari per affrontare e, se possibile, risolvere i problemi che assillano il Ticino e i ticinesi.
Intanto oggi la Commissione gestione e finanze del Gran Consiglio ha incontrato il Governo per avere chiarimenti sulla situazione delle casse pubbliche, soprattutto dopo che la Banca Nazionale ha confermato che a causa delle perdite registrate l’anno scorso non verserà il tradizionale tributo ai Cantoni. E il preventivo rischia di tingersi di un rosso profondo.
Sempre oggi il comitato interpartitico promotore dell’iniziativa per abolire la tassa di collegamento ha annunciato di aver raccolto più del doppio delle firme necessarie: oltre 15'000. Un tema che per l’UDC di Piero Marchesi rappresenta un guanto di sfida al ministro Claudio Zali, alleato e avversario al tempo stesso sulla lista unica con la Lega. E proprio alla convention democentrista di sabato il presidente ha suonato la carica ribadendo l’intenzione di entrare in Governo al motto di “Cambiamo ora”.
Da parte sua, il presidente del PLR Alessandro Speziali ha riassunto le 14 pagine di programma, articolate in una settantina di punti: una scuola media che si rinnovi e diventi capace di orientare e orientarsi, un ospedale universitario come nuovo volano per il progresso del Ticino al di là dei regionalismi, la digitalizzazione, la creazione di nuovi posti di lavoro… E ha messo i paletti dell’azione politica del suo partito: “No alle forze nazionaliste che cercano continuamente l’astio e lo scontro, che cercano l’eterno e continuo colpevole. E no alla mentalità assistenzialista, al rancore eterno. Vogliamo essere positivi, sorridenti, coraggiosi, vogliosi di dire cose giuste anche se non sono sempre belle”.
Il copresidente Fabrizio Sirica al congresso elettorale del Partito socialista ha puntato sui temi concreti: “Chiederemo ai cittadini da che parte stanno sulle casse malati: da quella di chi vuol dare più soldi alle famiglie ricche o di chi vuole sostenere in maniera mirata chi soffre? Sul lavoro: dalla parte di chi è contro un salario minimo più dignitoso o di chi mira ad aumentare di centina di franchi quello di 12mila persone? Sull’ambiente: con chi vuole costruire nuove strade in un cantone intasato e inquinato o con chi combatte contro un’ennesima ferita nel territorio?”.
Temi ripresi anche al congresso dei Verdi, che presentano una lista unica insieme al PS con l’obiettivo di rafforzare l’area progressista in opposizione all’alleanza di centro destra. Se l’obiettivo dichiarato della compagine rosso-verde è quello di conquistare un seggio in più in Gran Consiglio, la sinistra dovrà confrontarsi con un’area molto frammentata. Quanto inciderà sull’obiettivo la presenza di liste come MPS, Più Donne, Comunisti e Partito operaio e popolare e del nuovo movimento Avanti di Amalia Mirante?
Marcia elettorale è il titolo di Matrioska in onda questa sera alle 19,30 su TeleTicino. Ospiti di Marco Bazzi, i candidati al Consiglio di Stato Andrea Rigamonti (PLR), Giorgio Fonio (Centro/PPD), Paolo Pamini (Lega-UDC), Yannick Demaria (PS-Verdi), Tamara Merlo (Più Donne), Matteo Pronzini (MPS).