Cronaca
16.12.16 - 18:410
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17
Civico, altro che "Prima i nostri"... Scatta l'interrogazione, ma i progetti erano anonimizzati
Uno studio di architettura si occuperà della progettazione dei lavori di ampliamento. Tre democentristi e un liberale lanciano un'interrogazione, il PLR ironizza su Caverzasio e Sanvido, però...
LUGANO - I lavori di progettazione dell'ampliamento dell'Ospedale Civico di Lugano, un appalto da 80 milioni, sono stati assegnati all'unico studio di architettura, fra i 12 finalisti, straniero. Precisamente, si tratta di un concorrente di Firenze.
La notizia ha scatenato un putiferio, sulla scia di una decisione non proprio da... "Prima i nostri"!.
«Ci dicono "la preferenza indigena e i lavori li appaltiamo in Ticino". Questa è la dimostrazione che non sempre è vero. Pur cosciente che gli accordi (purtroppo) firmati dalla Svizzera aprono le porte ai mandati esteri, constato che in questo caso circa 8-10 milioni tra progetto e probabile DL verranno appaltati a uno studio di architettura italiano. Complimenti Ticino! Prima i Nostri deve affrontare anche la questione appalti e commesse pubbliche", tuona
Piero Marchesi, presidente dell'UDC.
Tre granconsiglieri del partito democentrista,
Tiziano Galeazzi, il capogruppo
Gabriele Pinoja, Lara Filippini e il liberale
Andrea Giudici, hanno firmato un'interrogazione.
«Sarà il clima natalizio e tutti son più buoni ma questa notizia apparsa oggi sui media di certo non va a vantaggio dell’economia ticinese, della politica cantonale e nemmeno della votazione popolare approvata dal Popolo “Prima i nostri”. Uno schiaffo che onestamente il popolo ticinese non avrebbe voluto più prendere sotto le feste natalizie. Questa mattina a Berna è stata praticamente affossata l’Iniziativa del 9 febbraio con una “versione light” a dir poco che ridicola che non avrà alcun effetto sulla riduzione dell’immigrazione e sul miglioramento dell’occupazione residente. L’unico effetto ottenuto, oltre ad accontentare l’Unione Europea, è stato il tradimento dei valori secolari di questo Paese e della sua Sovranità popolare.
In Ticino con “Prima i nostri” stiamo tentando con ogni mezzo di correggere il tiro su un mercato del lavoro cantonale allo sbando, cercando di dare una mano anche all’economia del Cantone. Tutti i partiti dopo l’esito popolare hanno riconosciuto la necessità di voler cambiare le cose e ognuno alla propria maniera. Confermando comunque che un grave problema esiste.
Ebbene, oggi si viene a sapere che il progetto da 80 milioni di franchi svizzeri (soldi anche dei contribuenti) del nuovo Ospedale Civico (sotto l’EOC) verrà progettato da uno studio di Firenze, Città non di certo ticinese, bensì italiana», si legge nel testo.
Le domande poste sono le seguenti:
«1. Il Consiglio di Stato quando e come è stato informato dell’assegnazione a uno studio fiorentino (Italia) dell’intera progettazione?
2. Che parere ha il Consiglio di Stato di fronte a una decisione del genere sebbene subentri il CIAP?
3. Quanti erano gli studi di architettura ticinesi e/o svizzeri su 12 finalisti?
4. A quanto ammonta l’onorario di progettazione e direzione lavori che verrà pagato allo studio fiorentino?
5.Risulta al Consiglio di Stato che un’azienda ticinese abbia ottenuto un equivalente mandato di progettazione (secondo gli accordi di libera circolazione in vigore) in Italia? Se si quante aziende e con quale valore monetario o d’appalto complessivo riportato in Ticino?
6. Intende intervenire il Governo mediante il suo rappresentante nel CdA
(On. Paolo Beltraminelli) nei confronti di EOC per verificare la procedura
e per cercare di cambiare la decisione?
7. Se per la progettazione il mandato è andato in Italia, per la costruzione verranno utilizzare aziende estere o ticinesi? Il Governo provvederà o meno a salvaguardare gli interessi economici cantonali? Se si, come vorrebbe procedere?».
A far discutere è stato anche il fatto che nel Consiglio di Amministrazione dell'EOC siedano due leghisti, il capogruppo
Daniele Caverzasio e Paolo Sanvido (oltre a Paolo Beltraminelli). Da Facebook, il PLR ha punzecchiato: «Il nuovo Ospedale Civico sarà progettato da architetti italiani. Ma i due leghisti Daniele Caverzasio (membro del CdA di EOC) e soprattutto
Paolo Sanvido (Presidente) non erano a favore di "Prima i nostri"...?».
Un comunicato dell'EOC giunto in redazione ha però gettato una luce diversa sulla questione. «Al termine di una procedura di selezione come da prassi
anonimizzata, la giuria composta di 5 architetti professionisti e di 4 rappresentanti dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) ha scelto il vincitore del concorso indetto per l’ampliamento della piastra base dell’Ospedale Civico di Lugano. Il concorso è stato allestito dall’EOC in stretta collaborazione con la Conferenza delle Associazioni Tecniche del Cantone Ticino (CAT) e la giuria ha scelto il vincitore all’unanimità, si legge: dunque, la giuria non sapeva a chi appartenesse il progetto ritenuto avere «le migliori qualità tecnico/funzionali, urbanistiche e architettoniche necessarie allo sviluppo dell’Ospedale Regionale di Lugano».
Daniele Caverzasio, interpellato da vari media, ha lodato il lavoro della giuria, spiegando che l'aspetto prioritario considerato è stato il funzionamento dell'ospedale. E che, dato che i progetti sono anonimizzati, se si vuol dare la precedenza ai ticinesi, vanno cambiate le regole. Ma, precisa, non è la prima volta che viene detto.