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Cronaca
22.12.16 - 13:470
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17

Buzzi non si candida. «Serviva una lista forte di opposizione. Invece i Verdi e le lusinghe del PS...»

Il coordinatore di Bellinzona Vivibile, anche se non avrebbe corso per una carica, avrebbe voluto sostenere una lista formata da Verdi, MPS e alcun gruppi locali. Invece...

BELLINZONA - Fra i molti pretendenti per un posto negli organi amministrativi della Nuova Bellinzona non ci sarà Luca Buzzi, coordinatore di Bellinzona Vivibile. È lo stesso Buzzi, con un comunicato, ad annunciare la decisione e a spiegarne le ragioni: personali, ed anche politiche. Per prima cosa, spiega che la decisione è stata presa qualche tempo fa, «principalmente per coerenza con la mia chiara opposizione a quest’aggregazione comunale, ma anche perché dopo tredici anni di impegnativo e serio lavoro per la comunità (certamente superiore alla media di un “normale” consigliere comunale, anche perché spesso confrontato con ostruzionismi ed emarginazioni varie) ritengo che sia legittimo pensare ad un ritiro. I miei impegni nella Fondazione Casa Marta diventeranno prossimamente molto onerosi e non compatibili con la continuazione di un serio impegno nelle istituzioni. Non da ultimo sono convinto della necessità di un cambio generazionale anche nella politica». Buzzi, pur rinunciando ad una candidatura, avrebbe voluto sostenere una lista forte di opposizione, e rende nota la sua delusione per il fatto che essa non è stata in grado di costituirsi. Idealmente, essa avrebbe dovuto essere composta da Verdi, MPS oltre ad altri movimenti locali come la stessa Bellinzona Vivibile, ma anche Insieme per Giubiasco, «che da anni si muovono in una prospettiva di opposizione e di denuncia dell’operato dei partiti tradizionali». Come noto, però, le trattative ad un certo punto sono saltate, e i Verdi correranno col PS, mentre MPS formerà una lista con POP e con altri indipendenti. Secondo Pronzini, del MPS, il nodo della discordia sarebbe stata la presenza nella lista degli esponenti Verdi Liberali, le cui posizioni sono ritenute però inconciliabili. Secondo Buzzi, «il progetto è fallito principalmente per il rifiuto di alcuni Verdi contrari all’opinione del loro attuale Gruppo in Consiglio comunale. Molto probabilmente in questa decisione hanno influito le pressanti lusinghe del PS e la mancanza di coraggio e lungimiranza per intraprendere strade nuove. E ciò nonostante l’atteggiamento del PS nell’ultima legislatura sia stato molto ministeriale ed acriticamente appiattito sulle posizioni dei propri municipali e spesso si sia opposto alle proposte e istanze dei Verdi». Una lista, dunque, incoerente e divisa in partenza, si legge fra le righe. «Vorrei comunque ringraziare l’attuale gruppo dei Verdi in Consiglio comunale con il quale in generale ho sviluppato una proficua collaborazione sfociata anche nella loro proposta per una mia candidatura alla Presidenza del Consiglio comunale, poi bocciata anche per l’opposizione compatta del gruppo PS che, nonostante avesse già avuto il suo turno di presidenza in questa legislatura, ne ha rivendicato e ottenuto un altro», sostiene Buzzi, rimarcando di fatto un'altra incoerenza. Bellinzona Vivibile, ad ogni modo, non lascerà la scena pubblica. «In futuro il sottoscritto e Bellinzona Vivibile continueranno comunque, anche fuori dalle istituzioni, ad operare per il bene della nostra città e la qualità di vita dei suoi cittadini, come fatto sia prima che durante questi tredici anni. Basterebbe ricordare ad esempio che è grazie a BV se i platani di piazza Simen sono ancora lì nonostante fossero stati dati per moribondi già alcuni decenni fa e che ai semafori di piazza Simen sono ora prese in seria considerazione anche le esigenze dei pedoni. D’altra parte sorveglieremo attentamente che le mozioni che siamo riusciti a far accettare dal Consiglio comunale (come ad esempio la ciclopista Via Motta-Via Vallone, gli orti famigliari comunali, lo spazio per lo scambio di ingombranti ancora utilizzabili, il campetto giochi alle Semine), ma finora irrealizzate dal Municipio, non vengano definitivamente dimenticate dal nuovo Municipio».
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