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Cronaca
30.08.17 - 11:180
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17

"Non penalizzate le squadre ticinesi!". La Polizia urana e l'USTRA non sembrano intenzionate a concedere più facilitazioni per passare il Gottardo, Fonio e Franscella interrogano

I due deputati pipidini spiegano come "una volta all'ora, potevano accedere al tunnel del San Gottardo dall'entrata di Arolo. A perderci non sono solo le compagini professionsitiche: studenti e lavoratori non potranno più partecpare alle trasferte"

BELLINZONA - Il traffico penalizza da sempre il Ticino, con lunghe code, che le squadre sportive ticinesi che si recano in trasferta Oltralpe devono affrontare. Sinora, potevano accedere, "con la giusta moderazione e il giusto rigore, una volta all’ora, al tunnel del San Gottardo dall’entrata di Airolo senza perdere ore in colonna o dover affrontare con un bus il passo del San Gottardo".

Invece adesso la Polziia urana e l'USTRA paiono intenzionate a togliere questo piccolo privilegio, una decisione che non piace ai pipidini Giorgio Fonio e Claudio Franscella, che a difesa delle società sportive hanno inoltrato un'interrogazione al Governo.

"Ai sottoscritti interroganti sembra inutile dover ricordare come il nostro Cantone sia fortemente penalizzato dal traffico durante buona parte dell’anno, causato soprattutto da viaggiatori confederati, che utilizzano il Canton Ticino unicamente come via di transito. Durante numerosi periodi dell’anno le colonne al portale sud sono all’ordine del giorno creando forti disagi a quelle società sportive che per poter giocare nel campionato in cui sono iscritte devono gioco forza varcare, anche più volte a settimana, il tunnel del San Gottardo", si legge nel testo.

"La decisione di USTRA e della polizia urana (responsabile della gestione del tunnel) risulta quindi incomprensibile e fortemente irrispettosa nei confronti delle numerose società sportive ticinesi, che si trovano ora fortemente penalizzate da una scelta unilaterale, e del nostro Cantone, che sembra debba subire le conseguenze del traffico senza poter in cambio ricevere nessun sostegno. Va detto che questo regime di deroghe non ha mai provocato problemi particolari", proseguono i due, che fnano notare come la scelta non penalizzi solo le compagini professionistiche ma anche "quelle società che giocano ad alti livelli, formate da giocatori di milizia (unihockey, pallavolo, basket ecc.) piuttosto che da squadre di giovani talenti che militano nei migliori campionati svizzeri".

Il rischio è che, "a causa di questa nuova decisione numerosi giovani non potranno più partecipare alle trasferte in quanto le partenze anticipate coinciderebbero, per esempio, con l’orario scolastico. Con le stesse complicazioni si troveranno confrontati i lavoratori che non possono terminare anticipatamente il proprio lavoro": lo sport non più per tutti, insomma.

Le domande poste al Consiglio di Stato dunque sono:

"1. Come valuta la decisione presa da USTRA e dalla polizia urana?

2. Non ritiene che questa decisione discrimini in maniera arbitraria le squadre sportive ticinesi?

3. Il Canton Ticino è stato coinvolto in queste valutazioni e se sì in che misura?

4. In un discorso di collaborazione e di solidarietà intercantonale non ritiene questa decisione poco collegiale e offensiva nei confronti del nostro Cantone?

5. Intende intervenire presso le autorità competenti alfine di rivedere la decisione?"



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