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Cronaca
16.01.18 - 15:340
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17

"Noi, ex sindaci, riteniamo che le remunerazioni ai Municipali siano corrette"

Undici sindaci di ex Comuni, ora quartieri, di Bellinzona, prendono posizione: "restiamo convinti delle conclusioni di due anni fa: serve una parziale professionalizzazione, e il sindaco deve percepire 120mila franchi annui. Inoltre, così si avrà la possibilità di avere più candidati"

BELLINZONA – Nel dibattito sugli onorari dei Municipali di Bellinzona, irrompono coloro che erano in carica negli ex quartieri, e lo fanno ribadendo che per guidare la Città bisogna avere un grande di professionalizzazione.

A firmare il comunicato sono infatti  Roberto Terzi, ex Sindaco di Camorino, Roberto Keller, ex Sindaco di Claro, Moreno Pedrazzi, ex Sindaco di Gnosca, Romeo Pellandini, ex Sindaco di Gorduno, Giacomo Zanini, ex Sindaco di Gudo, Angelo Jam, ex Sindaco di Moleno, Ivan Guidotti, ex Sindaco di Monte Carasso, Mauro Tognetti, ex Sindaco di Pianezzo, Fabio Pasinetti, ex Sindaco di Preonzo, Daniela Tamagni, ex Sindaco di S. Antonio e Riccardo Calastri, ex Sindaco di Sementina. A loro avviso, “l’impegno richiesto ai municipali del nuovo Comune rende imprescindibile una parziale professionalizzazione della funzione”: sono stati loro a promuovere, allestire e stimare il rapporto finale che i cittadini hanno approvato implicitamente in occasione della votazione consultiva del 18 novembre 2015 e ritengono le conclusioni ancora valide.

Dunque, per esercitare la carica di Municipale, stimano una percentuale del 50% del tempo, con “un supplemento da definire per il Sindaco e per il Vice Sindaco. In termini complessivi si può pertanto valutare un impegno del 400 %, per un onere lordo valutabile in ca. 600'000 franchi annui".

"Confermiamo di conseguenza la necessità della professionalizzazione, seppur parziale, della carica di Sindaco, Vice Sindaco e Municipale di Bellinzona, come indicato attraverso il messaggiomunicipale, che ha accompagnato il Regolamento in questione, in ragione rispettivamente del 70%, del 60% e del 50%. Tale soluzione, tradotta in costi attraverso il contenuto dell’articolo 91 del Regolamento comunale sottoposto a referendum, implica una spesa così composta:

a) il Sindaco: CHF 120’000.00 annui;
b) il Vicesindaco: CHF 95’000.00 annui;
c) i Municipali: CHF 80’000.00 annui;

per un onere annuo complessivo di CHF 615'000.00, il che rispecchia grosso modo l’onere previsto attraverso lo studio citato", scrivono.

Inoltre, “remunerare i membri dell’esecutivo permetterà di ampliare – evitandone una limitazione de facto alla cerchia dei liberi professionisti - la rosa dei candidati qualificati che si potrannomettere a disposizione del servizio pubblico, senza dover sopportare compromessi eccessivamente pesanti sul piano professionale".

Dunque, gli undici invitano a votare sì al Regolamento.
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