Cronaca
16.02.18 - 11:300
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17
Un matrimonio combinato per rimanere in Svizzera, i soldi dati all'amico, il dietro front. A quel punto, l'altro tenta di ucciderlo. L'intricato giallo dei boschi di Giornico
Il 22 dicembre, un 67enne croato sparò (due o tre colpi?) Le versioni divergono) a un 29enne pachistano. Le indagini proseguono, e hanno ricostruito i rapporti fra i due. Quando il giovane cambiò idea, i soldi non c'erano più: i due hanno tentato di ingannare le autorità, per il 67enne l'accusa è di tentato omicidio
GIORNICO – Il 22 dicembre un 67enne croato ferì al collo un 29enne richiedente l’asilo pachistano. Le indagini stanno proseguendo, e ben presto si è delineata una vicenda che ha dell’incredibile.
Il giovane pachistano avrebbe dovuto sposare una donna “compiacente”, fornitagli dal croato, per poter rimanere in Svizzera. Già questa è una violazione della legge, dato che in Svizzera è proibito combinare matrimoni (le Legge Federale sugli stranieri lo punisce secondo l’articolo 118).
Il 67enne però non avrebbe aiutato l’altro per sola amicizia, ma avrebbe preteso del soldi in cambio. Una somma che il giovane gli avrebbe dato, salvo poi cambiare idea. E rivolere quanto dato. Il reato sarebbe dunque tentato inganno aggravato ai danni delle autorità.
Ma a quel punto, il croato non aveva più i soldi, e da qui gli è nata l’idea di uccidere l’altro, forse anche per mettere a tacere tutta la vicenda. Così, poco prima di Natale, ci sono state l’aggressione e lo sparo nei boschi di Giornico, con il 29enne che, ferito al collo, fuggì a piedi prima di essere soccorso.
Questi sono gli ultimi sviluppi, riferiti ieri dalla RSI. La Polizia sta indagando, e ora la chiave è il numero di proiettili: tre secondo il pachistano, due secondo il giovane ferito. Il 67enne è comunque in carcere, e per lui si delinea l’accusa di tentato omicidio.