Cronaca
29.03.18 - 14:030
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17
"Lugano ha fatto una figuraccia", Nicola Schulz Bizzozzero-Crivelli sta con Plein e accusa, "perché vogliamo far scappare i ricchi? Dove vuole arrivare il nostro Cantone?"
Il nobile luganese si schiera con lo stilista. "Abbiamo già una piazza finanziaria debole, Lugano sta perdendo il lustro del passato con molte boutique che chiudono, personaggi come lui sono importanti per il Ticino e per la città. Nel mio ufficio non posso mangiare una pizza per paura di un'ispezione?"
LUGANO - Tutti, o quasi, contro Philipp Plein. A prendere le parti dello stilista, che definisce "una persona squisita", è arrivato il giovane rappresentante della nobiltà luganese Nicola Schulz Bizzozzero-Crivelli.
Ha inviato una presa di posizione in redazione, eccola in forma integrale:
"Innanzitutto credo che questi controlli da parte dell’Ispettorato del lavoro siano molto importanti poiché è importante verificare il rispetto delle disposizione sulla durata delle ore di lavoro e del riposo e per proteggere la salute fisica e psicologica dei lavoratori.
Ma in questo caso, dove è stato coinvolto Plein, stilista tedesco, mi è sembrato più una “frecciatina” oppure una “soffiata”, perché non vedevo la necessità di un intervento simile, dal momento che Plein si trovava con alcuni collaboratori dopo le 23 a mangiarsi una pizza nel proprio ufficio, ciò mi fa pensare che può essere proprio vero dal momento che nella nostra città dopo le 21.30 è difficile poter mangiare nella maggior parte dei ristoranti, a causa degli orari rigidi delle cucine che trovo scandalosi!
La mia domanda è la seguente: nel mio ufficio non è possibile mangiare una pizza con dei colleghi per paura di subire un’ispezione di questo genere?
Da quanto si evince da più testate giornalistiche o meglio dal profilo ufficiale dello stilista residente per di più anche nel nostro Cantone, l’Ispettorato del lavoro non sembra nuovo a questi fatti. Negli anni passati dei tecnici informatici stavano montando fuori dagli orari di lavoro dei nuovi computers per dei nuovi impiegati poiché il giorno seguente l’ufficio doveva essere aperto regolarmente.
Ma anche in questo caso l’Ispettorato del lavoro ha bloccato i lavori impedendo di svolgere il lavoro in modo normale il giorno seguente perdonando una giornata e di conseguenza molto soldi.
Da una parte il Canton Ticino invita grandi aziende, spesso di moda (estere), a trasferirsi da noi.
È questo il nostro biglietto da visita?
Io mi chiedo a che punto vuole arrivare il nostro Cantone.
Abbiamo già una piazza finanziaria debole con la chiusura di filiali di banche e con la perdita di posti di lavoro per moltissime persone, Lugano sta perdendo il lustro del passato, con molti negozi storici ma pure con molte boutique di lusso che chiudono nella via dei pescatori (La Nassa).
Personaggi del calibro di Philipp Plein sono molto importanti per il nostro Cantone e per la nostra città e con questo non sto dicendo che bisogna permettere loro di fare ciò che vogliono, ma sono personaggi facoltosi, che investono il loro denaro nel nostro Cantone ma che allo stesso tempo lo spendono e questo è fondamentale per la nostra economia.
Plein ha creato ben 140 nuovi posti di lavoro nel solo palazzo di Cassarate e per di più ha costruito una grandissima villa sempre nel nostro Cantone.
Perché vogliamo fare scappare i ricchi? Perché vogliamo fare scappare le persone che creano posti di lavoro? Che portano soldi? Già la maggior parte dei ricchi scappa per le tasse elevate che bisogna pagare in questo Cantone. A mio parere bisognerebbe agevolare i ricchi stranieri per attirarli a spostare la residenza da noi e di conseguenza anche i ricchi ticinesi, poiché è vero che hanno dei redditi molto alti ma è anche vero che pagano tasse salatissime.
Quindi, io sto con Plein e il Canton Ticino e la nostra città hanno fatto proprio una figuraccia".