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Cronaca
18.04.18 - 14:340
Aggiornamento: 21.01.22 - 14:40

"Italia, tocca a te". L'accordo sui frontalieri è al momento in stand by, "c'è il rischio che il nuovo Governo intenda riaprire il dossier, a quel punto dovremo rivalutare la situazione"

Il segretario di Stato per le questioni finanziarie internazionali Jörg Gasser ha specificato che la Svizzera sarebbe stata pronta a firmare anche con Gentiloni. "L'accordo come sarebbe ora è un buon compromesso per entrambi. La road map non dovrebbe cambiare, l'intesa sui frontalieri chissà. Per quanto riguarda le banche..."

BERNA – Tutto nelle mani dell’Italia, che ancora non ha un Governo, e a quanto pare difficilmente l’avrà in breve tempo. “Noi saremmo stati pronti a firmare anche con Gentiloni”, ha detto Jörg Gasser, segretario di Stato per le questioni finanziarie internazionali.

E ora? Secondo le sue dichiarazioni riportate da diariodelweb.it, “c`è il rischio che su alcuni temi del dialogo bilaterale dovremo riaprire le discussioni. La road map non dovrebbe esser rimessa in questione, quello che potrebbe eventualmente essere rimesso in ballo da parte italiana è il nuovo accordo sui frontalieri". In pratica, però, quello che più interessa…

Anche perché l’accordo attuale piaceva a Gasser. "un buon compromesso favorevole alle due parti”. Ma con l’incertezza politica nella vicina penisola è tutto in discussione, “se il nuovo governo italiano intende riaprire questo dossier saremo costretti a rivalutare la situazione. Ci sono già voci nel Parlamento svizzero che vorrebbero che delle misure siano prese in questo ambito. Abbiamo avuto discussioni molto stimolanti con l`Italia e speriamo che questa apertura continui con il nuovo governo. Ci serve equilibrio che per ora non sempre è presente. Restiamo molto costruttivi su tutti i temi".

Un motivo di disaccordo fra le due nazioni è la possibilità per gli operatori svizzeri di accedere al mercato italiano. "Riteniamo che la qualità dei servizi e dei prodotti delle banche svizzere sia molto alta, abbiamo soddisfatto tutte le richieste in materia di regolamentazione finanziaria e siamo conformi agli standard internazionali. Non c`è motivo, per cui le banche svizzere non debbano potere fornire servizi cross border anche in Italia come in effetti le banche italiane già possono farlo in Svizzera. Un mercato dei servizi finanziari regolato ma anche aperto sarebbe nell`interesse dei consumatori, che avrebbero maggiore libertà di scelta. Del resto, vista la vicinanza geografica dei nostri Paesi e la comunanza di interessi sul territorio i vantaggi di una cooperazione in materia finanziaria sarebbero condivisi e reciproci", conclude Gasser: insomma, su questo tema non si sembra pronti a fare passi indietro.
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