Cronaca
19.04.18 - 15:300
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17
Ex Macello, questa volta il Comune fa sul serio. "26,5 milioni di franchi d'investimento per creare un'area per manifestazioni ed eventi, oltre ad alloggi per studenti e turisti". E gli autogestiti?
"La struttura è centrale rispetto all'Università, al nuovo campus USI/SUPSI e al futuro polo congressuale, inoltre l'area è interessata da una fase di sviluppo ed è ben servita dai mezzi pubblici". La Città di Lugano, dopo il no del museo cantonale di storia, è pronto a creare "un luogo creativo e ricreativo per tutti"
LUGANO – E questa volta, pare che il centro autogestito dell’ex Macello abbia davvero il tempo contato. Il CSOA occupa infatti buona parte degli edifici esistenti presso l’ex Macello, mentre una parte è usata dalla Città come spazi espositivi e depositi. Superfici meno rilevanti sono concesse ad alcune associazioni.
L’area era stata candidata come museo di storia cantonale, respinta dal Consiglio di Stato. Ma adesso Lugano “ha approfondito una proposta di destinazione dell’intera area, con l’obiettivo di ristrutturare e recuperare l’area dell’ex Macello. Il progetto di riconversione mira a valorizzare le qualità architettoniche degli edifici esistenti, attribuendo ai volumi nuove funzioni in grado di dialogare con gli articolati spazi esterni della città. L’obiettivo finale è quello di valorizzare un’area pregiata ad alto contenuto sociale ed aggregativo, in grado di contribuire al nuovo disegno urbano incentrato attorno e lungo il fiume Cassarate”, si legge in una nota. “Il comparto dovrà diventare uno spazio vivo, vivace, aperto e permeabile, fortemente luganese ma di respiro internazionale, in cui tempo libero e cultura si intreccino costantemente. L’ex Macello sarà un luogo creativo e ricreativo rivolto ai giovani e a tutte le fasce di età della popolazione”.
L’area è ritenuta interessante poiché “centrale rispetto all’Università, al nuovo campus USI/SUPSI e al futuro polo turistico congressuale del campo Marzio Nord: l’area è interessata da una fase di sviluppo qualitativo che apre la possibilità a sinergie e collaborazioni fra istituzioni diverse; è inoltre ben servita dai mezzi pubblici”.
Tanto che l’investimento stimato è importante, 26,5 milioni di franchi, e presto si cercherà di organizzare il concorso architettonico. Cosa diventerà l’Ex Macello, di preciso? “La proposta si struttura in due parti: la parte storica dell’area sarà utilizzata per manifestazioni ed eventi multidisciplinari, coworking e costudying, ristorazione, caffè letterario, infopoint e ricezione. L’area edificabile a sud sarà utilizzata per alloggi per studenti e turisti. I contenuti saranno completati con ristorazione e spazi esterni di qualità”.
E gli autogestiti? Appare difficile che si rassegnino a lasciare i loro spazi…