CASLANO – Sentiva che il nipote prima o poi le avrebbe fatto del male, arrivando addirittura a ucciderla. E lo diceva, le amiche oggi si rammaricano di non averla presa sul serio, pensando che magari qualcosa si sarebbe potuto fare per evitare la tragedia.
La donna 81enne uccisa con 12 martellate e poi bruciata dal nipote temeva che qualcosa sarebbe successo. Come riporta oggi il Caffè, si è trovata sola a dover affrontare un giovane sempre più allo sbando, avviato verso la dipendenza da cocaina, che viveva in uno stato di incuria. Era lei a provare a aiutarlo, a cucinare per lui, a dargli soldi.
Ma quella sera non voleva consegnargliene, perché il giovane voleva comprare altra cocaina. E lui l’ha uccisa.
Il ragazzo si era recato in Ticino per i funerali del nonno, il marito della donna che ha ucciso, e aveva dichiarato che non sarebbe tornato in Svizzera Interna coi genitori. Era rimasto con la nonna, che gli aveva dato affetto. Non è però bastato per interrompere la sua parabola di distruzione.