BELLINZONA – I social inaridiscono i rapporti sociali, rendendo tutto virtuale e togliendo il piacere di parlarsi faccia a faccia? È quel che crede Daniela Liccardo, che da qualche tempo organizza degli speed dating per ridare spontaneità alla ricerca dell’anima gemella.
In effetti, in un mondo dove si è sempre di corsa, è sempre più difficile conoscere gente. E molti, non sapendo come farlo, troppo oberati dallo stress del lavoro e dai problemi della quotidianità, la cercano tramite i social. Per fare più in fretta, rimanendo spesso con l’amaro in bocca. Ne sa qualcosa chi si è iscritto a vari gruppi creati appositamente, nei quali al di là di tante buone intenzioni non si è riusciti ad andare: paura a mettersi in gioco? Timore di non essere accettati, fuori dalla corazza protettiva dello schermo?
Un’eccezione è il gruppo Facebook per sole donne Serendipity Girls, molto attivo. Quale sia il suo segreto, non si sa, però ha il potere di far incontrare ragazze di ogni età.
Daniela Liccardo laureata in marketing territoriale, sta tentando una strada che unisca le persone che hanno gli stessi bisogni ed interessi comuni attraverso eventi. Tutti i martedì, l’appuntamento è all’Urban Cocktails di Molino Nuovo per lo Speed Dating. Ci si riunisce per fare nuovi incontri, parlare di relazioni e se fortunati si incontra la dolce metà. “L’idea mi è venuta mentre stavo riflettendo su come mai le persone spendano tanto tempo sulla tecnologia invece di parlare con l’altro. Vedo una sorta di perdita di contatto faccia a faccia, anche nei bar e nei ristoranti. Ho pensato a come possiamo fare a riavvicinare non solo persone lontane attraverso la tecnologie ma persone vicine attraverso il contatto? Mi sono detta che doveva esserci un modo per far parlare le persone faccia a faccia e migliorare le relazioni interpersonali”.
Gli Speed Dating solitamente prevedono un prezzo abbastanza alto, e che le persone si siedano a tavolino per coppie inoltre che si parli con messaggi attraverso bigliettini… Io ho rivoluzionato un po’ tutte le regole, non si parla con bigliettini ma faccia a faccia, inoltre non si è divisi tra coppie ma ci sono uomini e donne tutti insieme divisi per sesso, per formare dei team, da un lato o dall’altro della lunga tavolata, e dopo 5 minuti la donna cambia posto per parlare con tutti. L’obiettivo facilitare i contatti e sciogliere il ghiaccio più facilmente. Chi è venuto assieme viene separato perché lo scopo è parlare con gente nuova e trovare un nuovo approccio”, ci spiega.
A chi si rivolge? A persone sole, con dei valori. “Ho detto chiaramente che se vogliono ricreare dei bordelli a Lugano, non è il posto giusto. Voglio persone che vogliano ancora trovare l’amore e credano ancora nell’importanza della trasmissione dei valori. Quanta voglia di parlare, di conoscere ho visto! È davvero allucinante, quante occasioni abbiamo di farlo durante il giorno e lo facciamo?”
Un’iniziativa simile forse può aiutare. "È venuta per esempio una dottoressa, che passa la giornata cercando di curare gli altri e non ha tempo per sé, per coltivare la vita privata: non è l’unica di un certo livello culturale che si è iscritta, c’erano direttori ma anche gente semplice, di tutto e questo è stato molto bello”.
Daniela ha ricevuto feedback positivo dai partecipanti. “Le prime volte c’era poca gente, invece due settimane fa è nata una coppia! Una ragazza mi ha scritto ringraziandomi per la serata visto che grazie allo Speed Dating aveva trovato l’amore. Sono due ragazzi carini e sensibili, già prima che si mettessero al tavolo quando ho parlato con tutti ho visto che cercavano le stesse cose. Erano entrambi tristi, sfiduciati dall’amore, proprio adatti uno all’altra. Sono davvero felice che per loro abbia funzionato, è una soddisfazione immane”.
“Se lei esce con delle amiche la sera, quante probabilità ha di incontrare qualcuno che sta cercando esattamente la stessa cosa nello stesso momento, e ci si vede nello stesso luogo?”, ci chiede. “I social non danno il contatto umano. Ho guardato qualche sito di incontro per informarmi, sono rimasta scioccata da alcune frasi usate, sia da uomini che da donne. C’è voglia di mostrarsi non seri, perché è più facile nella società d’oggi, ma io sono dell’avviso che vanno coltivati i valori”, si accalora.
Le domandiamo cosa cercano le persone che hanno il coraggio di recarsi alle serate: per alcuni è ancora un tabù, basti pensare a chi nei vari gruppi promette appuntamenti e caffè poi preferisce chiudersi in sé stesso, in un circolo vizioso. “C’è chi non sa con chi confidarsi, ha solo bisogno di parlare, di creare qualcosa di serio e bello. Alcune storie mi toccano il cuore! Se abbiamo dei sentimenti manifestiamoli, diamo attenzioni e supporto alle persone a cui vogliamo bene. La maggior parte della gente rincorre fantasmi, non esterna i suoi sentimenti, viviamo attorno a questioni che ci portano lontano dalle relazioni, mentre se non ami quello che hai non meriti di averlo”.
Ma perché non si parla più? Per lei, che ha stampato per esempio degli articoli che spiegano come lo smartphone possa uccidere la vita sessuale o le relazioni, altri su come il corteggiamento stile anni orsono non c’è più è colpa della tecnologia, “ha staccato tutti e forse il troppo lavoro contribuisce se non si chatta si lavora… Ci vorrebbe un giusto equilibrio da riscoprire insieme. Di cosa hanno bisogno le relazioni al giorno d’oggi? Presenza, cura, rispetto, riscoperta di valori comuni. Ricordate quando il fidanzatino doveva chiamare casa o addirittura usare la cabina telefonica? Erano tempi migliori…”.
Un incoraggiamento per chi cerca disperatamente contatti, che siano amicizie o storie d’amore! Per quanto mi riguarda, non penso che tutta la colpa sia della tecnologia, che anzi può essere un punto di partenza.
Paola Bernasconi