MORBIO – “Non si può fingere, non si può credere che nulla è cambiato. Un pezzo del mio cuore non c’è più e questo pesa, pesa come un macigno. Una parte di me mi è stata tolta e per quanto speri che tutto tornerà alla normalità qualcosa manca! Io continuo a sperare che un giorno quel pezzo si riunirà al suo intero! Sono qui , sempre, e continuo a credere nel destino. Vivo in attesa di quel giorno e non smetterò mai ! Ti aspetto amore mio...e ti amo, ti amo da morire! A presto bimba mia”.
La bimba è la barboncina Amelie, scomparsa ormai dal primo novembre. La sua padrona lancia appelli da un mese e mezzo, tutti i giorni sui social le dedica un pensiero, una foto, una dedica. E continua a cercarla. Addirittura, poco tempo fa aveva detto che se qualcuno avesse trovato la sua Amelie, poteva tenerla, bastava sapere che stava bene.
Molti amici seguono giorno dopo giorno l’evolversi della vicenda, immedesimandosi nel dubbio e nel dispiacere della padrona. Che per cercare di riaverla ha messo una ricompensa di 1'000 franchi a chi le riporti la cagnolina: evidentemente, nonostante il proposito di lasciarla a chi se ne fosse innamorato, la voglia di riaverla a casa, comprensibilmente, è più forte.
Amelie fu investita da un’auto che non si fermò a soccorrerla mentre era al guinzaglio in zona Serfontana, e da lì è fuggita, spaventata. Non ha più fatto ritorno a casa sua, a Novazzano.