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Cronaca
28.01.19 - 13:400
Aggiornamento: 13:59

Il PS va alla carica sulle pensioni dei Ministri. "PLR-PPD e Lega sono stati passivi"

Lanciata l'iniziativa "Basta privilegi ai Consiglieri di Stato" che chiede la loro affiliazione all'Istituto di previdenza del Cantone durante il loro mandato. "Evitiamo gli sbagli del passato con sistemi poco trasparenti"

BELLINZONA – Quando si discuteva all’infinito dei rimborsi dei Ministri, vicenda poi terminata con un nulla di fatto, il PS, nei comunicati, inseriva sempre il tema della pensione degli stessi. “I Consiglieri di Stato devono pagare la loro pensione”, hanno sempre sostenuto.

E avevano preannunciato un’iniziativa popolare, che è stata presentata questa mattina, una generica che “chiede l’affiliazione dei Consiglieri di stato all’Istituto di Previdenza del Canton Ticino (IPCT)”.

“ Il problema della previdenza vecchiaia dei Consiglieri di Stato va risolto una volta per tutte: non è possibile attendere oltre.
La passività di PLR-PPD e Lega conduce a un nuovo rinvio, al quale il PS si oppone perché il nostro Gruppo in Parlamento e il Partito sono da tempo pronti a decidere”, tuonano i rappresentanti. Che allora vanno attraverso il popolo.

“Il problema della previdenza vecchiaia dei Consiglieri di Stato va risolto una volta per tutte: non è possibile attendere oltre. La questione si trascina da troppo tempo e in questa legislatura è stata ancora al centro dell’interesse dell’opinione pubblica, paralizzando i lavori su temi urgenti da risolvere come quello dei salari, delle condizioni di lavoro dei ticinesi, dell’educazione, senza che PLR-PPD e Lega abbiano formulato delle proposte concrete. Al contrario, la loro inazione e passività conducono ad un nuovo rinvio, in spregio ad una legge del 2015 che anch’essi avevano sostenuto. Un rinvio al quale il PS si oppone perché il nostro Gruppo in Parlamento e il Partito sono da tempo pronti a decidere, come affermato e ribadito più volte”, precisa il PS.

Che lancia dunque la raccolta firme. “Il lancio di questa iniziativa giunge dopo il rifiuto dei partiti di maggioranza alle proposte del PS in sede parlamentare e in seguito alla loro inazione e passività che ha fatto arenare il dossier in commissione. L’iniziativa s’impone quindi quale strumento affinché il popolo possa esprimersi riguardo a una proposta, quella del PS, che risolve una volta per tutte il problema e che pone fine a una prassi da cui risultano dei privilegi ai Consiglieri di Stato che né il PS né la popolazione possono accettare”.

Cosa chiede l’iniziativa?

"1. di assoggettare i Consiglieri di Stato all’Istituto di previdenza del Canton Ticino durante il loro mandato;
2. di modificare conseguentemente la legislazione attuale, stralciando il regime previdenziale speciale a loro favore e inserendo delle indennità speciali di uscita da corrispondere a fine mandato;
3. di rivedere la retribuzione dei Consiglieri di Stato in corso di mandato al fine di mantenere un certo equilibrio tra la situazione complessiva attuale e quella futura"

“Affiliare i Consiglieri di Stato all’Istituto di previdenza del Cantone Ticino è possibile ed è la soluzione più semplice e trasparente. Evitiamo di fare gli sbagli del passato costruendo un sistema che di fatto non separa la previdenza professionale da un sistema di indennità e di buona uscita per i Consiglieri di Stato e che rischia ancora una volta di non essere trasparente”, chiedono i socialisti.

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