BELLINZONA - Il Dipartimento del territorio (DT) comunica di aver avviato lo studio inserito nel progetto Interreg SMISTO che ha come obiettivo l’individuazione di aree d’aggregazione per favorire la condivisione di auto private, l’uso di navette aziendali e del trasporto pubblico sui percorsi pendolari transfrontalieri.
I programmi di agglomerato del Mendrisiotto e Basso Ceresio (PAM) di seconda e terza generazione hanno individuato nella promozione di forme alternative all’uso privato dell’auto un elemento fondamentale per contribuire al contenimento del traffico pendolare interno al territorio ticinese e transfrontaliero.
In particolare, la misura di trasporto individuale motorizzato (TIM 4) del Programma di agglomerato del Mendrisiotto di terza generazione (PAM 3) prevedeva a partire dal 2019 l’avvio di un progetto per la realizzazione di posteggi per car pooling, navette aziendali e trasporto pubblico nelle zone di confine.
Questa misura si inserisce in una strategia transfrontaliera più ampia confluita nel progetto “Sviluppo della mobilità integrata e sostenibile tra Ticino e Lombardia” SMISTO del Programma di cooperazione Interreg V-A Italia Svizzera del 2017 che ha tra i capofila il Cantone Ticino e la Regione Lombardia. Il compito di SMISTO è quello di affinare un concetto di mobilità transfrontaliera, che prevede l’integrazione delle diverse modalità di trasporto, di cui il car pooling e le navette aziendali sono l’elemento portante.
Il mandato si articola in due fasi distinte: nella prima, nel corso del prossimo inverno, verranno contattate le autorità locali italiane e ticinesi (Commissioni regionali dei trasporti, Comuni, Comunità montane, Province) al fine di individuare le aree di parcheggio. Nella seconda, si procederà ad una sperimentazione che coinvolgerà le aziende ticinesi, in particolare quelle del Mendrisiotto e i loro collaboratori. In questo modo si potranno identificare delle soluzioni di mobilità pendolare transfrontaliera.
Gli obiettivi del progetto consistono nella realizzazione, nel corso del 2020, di alcune aree di parcheggio in ambito transfrontaliero, ed entro il 2021 nella sperimentazione delle altre misure di mobilità sopracitate. Quest’ultima fase permetterà di definire le modalità per rendere duraturo un modello di mobilità sostenibile.