NAPOLI – L'emergenza coronavirus preoccupa l'Italia e non solo. Se a Roma – luogo dei due contagi – i venditori ambulanti svendono mascherine in ogni angolo della città, a Napoli hanno deciso di 'affrontare' il coronavirus con l'ironia che contraddistingue il popolo napoletano. Sta impazzando sui social un video di "Gennaro a Forcella" in cui offre "cinesi con la tosse per evitare le code all'ufficio postale, per trovare posto sul bus affollato e per entrare al ristorante".
Dietro alla voce di "Gennaro" in realtà c'è Francesco Bile, avvocato civilista 63enne di Napoli che all'improvviso si è trasformato in star del web. "Mi hanno chiamato da mezza Europa, ma io sono molto schivo. La battuta l'ho fatta, è piaciuta. Ma non mi aspettavo tutta questa popolarità", ha detto a La Repubblica.
"A noi napoletani – spiega –, certe cose escono spontanee. Noi abbiamo la fortuna che le cose a Napoli non funzionano e, di conseguenza, abbiamo il tempo per ragionare, per pensare. Poveretti quelli che vivono dove tutto funziona bene...Perché è diventata virale la battuta? Non lo so, io l'ho mandata in un gruppo di amici di infanzia". "Quando mi sono accorto che stava spopolando ho pensato 'bene, sarò il Banksy dello sberleffo. Irriguardoso verso i cinesi? Non penso. Io ironizzo sulla psicosi che si è creata. Non rido dei cinesi, ma degli italiani...".