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Cronaca
14.02.20 - 10:140

"I miei figli, iscritti alla Steiner, considerati diversamente studenti dal DECS"

La denuncia dell'architetto Sangiorgio: "Ho fatto richiesta al DECS per ricevere la tessera dello studente IOSTUDIO, data gratuitamente a tutti ma mi è stato detto di no perchè la scuola è riconosciuta ma non è parificata. Non finisce qui"

ORIGLIO - L’architetto Marco Sangiorgio, noto anche per aver organizzato i Mondiali di ciclismo a Mendrisio nel 2009, ha denunciato sulla sua bacheca Facebook quella che ritiene una disparità di trattamento (o meglio di una discriminazione) del Dipartimento educazione (DECS) nei confronti dei suoi figli.

 “Ho scoperto oggi che i miei tre figli sono diversamente studenti”, scrive Sangiorgio, spiegando di aver “preso conoscenza di una discriminazione che mi ha urtato parecchio e che voglio condividere con tutti voi.

Chi bene mi conosce sa che i miei 3 figli (13/12/8 anni) frequentano la scuola Steiner di Origlio.
La scuola è riconosciuta ma non parificata in quanto il percorso pedagogico porta ai risultati percorrendo una via diversa da quella che troppi ancora ritengono la sola praticabile”.

"Ho fatto richiesta al DECS" prosegue l’architetto “per ricevere la tessera dello studente IOSTUDIO, data gratuitamente a tutti e finalizzata ad offrire vantaggi presso partners, che pure gratuitamente partecipano all’iniziativa”.

Ma…

La risposta che Sangiorgio ha ricevuto dal DECS è stata un ‘niet’ e la riassume così: “No, non possiamo darla perché la Steiner è riconosciuta, ha le autorizzazioni per essere una scuola elementare, media e superiore (fino alla maturità internazionale IB), ma non è parificata”.

Quindi, conclude, “Io mando i figli alla Steiner per scelta pedagogica e pago per questo servizio. Io pago con le tasse la scuola pubblica e questo è un dovere. I miei figli sono studenti e studiano (altrimenti darei loro la tessera che chiamerei iomigrattolepalle) e ritengono sia un diritto non essere discriminati da una scelta in un Dipartimento che dovrebbe essere attendo al fatto che sentirsi discriminati da piccoli non aiuta…"

"Ecco. Tutto qui. Ma forse questa volta non proprio tutto qui", prosegue.

"Credo che andrò fino in fondo questa volta, perché quando mi toccano i figli, le energie mi avvolgono”, promette battaglia. 

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