PADOVA – Ha dovuto necessariamente alzare i toni. Per farsi ascoltare e per raggiungere più persone possibili. La 47enne di Vo'Euganeo (Padova) è risultata positiva al tampone del Covid19, quello che viene comunemente chiamato solo coronavirus e che mette in allerta migliaia di italiani e da qualche giorno anche ticinesi. È la prima paziente guarita in Italia. Ha scelto di parlare con la stampa, ma non vuole che venga rivelato il suo nome. Vuole solo raccontare la sua storia per riportare un po' di tranquillità in tutto il Paese.
"È – dice al Corriere della Sera – tutta una questione di paura. La gente ha paura e si diffonde così una psicosi irrispettosa verso chi è davvero malato gravemente. Noi saremo anche ignoranti, ma qualcuno ha soffiato sul fuoco della nostra ignoranza. Io, come altri, sono solo una persona che è tornata a casa e sta bene dopo un giorno e mezzo di ricovero in ospedale, come faranno presto tanti altri. Italiani, svegliamoci...che ci stiamo facendo del male da soli".
E ancora: "Ho mai avuto paura? Ma di cosa? Mi sembra che siamo tutti diventati scemi. Parliamo di un'influenza come un'altra. Mica si muore se non si è già malati. Non ho ricevuto nemmeno un trattamento così speciale. Leggo ovunque che 'sono guarita', ma io non sono mai stata malata. Bisogna cambiare assolutamente il modo di percepire il virus. E mi sembra che, piano piano, in Italia ci stiamo arrivando. I dottori mi hanno solo detto che loro cercano di limitare il numero degli infettati. Il resto non compete a loro. Qualcuno dovrà chiedersi se valeva la pena scatenare il finimondo per un virus influenzale".