ROMA – In un discorso all’Italia intera Giuseppe Conte ha raccomandato di nuovo a tutti gli italiani di rimanere a casa e ha annunciati nuove restrizioni: chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di beni di prima necessità. E poi chiusura di tutti i centri commerciali, degli esercizi commerciali presenti al loro interno e dei reparti di vendita di beni non di prima necessità. Aperte invece le farmacie, le parafarmacie e i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità.
In Lombardia iniziative ancora più stringenti. Saranno infatti chiusi bar, pub, ristoranti, attività artigianali di servizio, come parrucchieri, estetisti.
E le aziende lombarde? Per loro vi è un accordo con Confindustria Lombardia“. Il riferimento, oltre a “tutte le attività considerate essenziali per continuare la vita ordinaria”, è a “quelle attività imprenditoriali collegate a catene mondiali da cui non possono distaccarsi altrimenti ne avrebbero danni eccessivi”, purchè garantiscano le adeguate misure di sicurezza.