LUGANO – Sono momenti particolari anche per i fedeli cristiani, che non possono recarsi a Messa per avere conforto in un periodo senza dubbio difficile. Monsignor Valerio Lazzeri ha voluto rivolgere un messaggio tramite YouTube, per esprimere vicinanza e affetto, chiedendo di pregare per chi ha bisogno e per sentirsi vicini pur in un frangente in cui non lo si può essere fisicamente.
“Abbiamo bisogno più che mai di essere concordi nei nostri sforzi. È vero, sono necessarie molte restrizioni di movimento e di incontro nella nostra vita quotidiana, ma in nessun modo devono esserci restrizioni di cuore. Dobbiamo uscire di casa il meno possibile, ma nessun limite è posto alla nostra capacità di credere, di sperare e di amare. Ecco perché la nostra preghiera, in questo momento, deve essere particolarmente unanime, corale, intensa e incessante”, dice.
“Dobbiamo essere convinti che la comunione dei Santi è un legame fortissimo, che non trasmette alcun virus, se non quello prezioso della Carità, che può vince in noi ogni paura e senso di isolamento. Una cosa vorrei che fosse più chiara per tutti: quando diciamo spirituale non diciamo virtuale, etereo, inconsistente. Quando parliamo di un legame spirituale parliamo di un legame reale, concreto, personale”.
L’invito è di “portarci sempre di più spiritualmente gli uni gli altri nella preghiera, a tenere presente davanti al Signore tutti i malati, tutti coloro che soffrono, tutte le famiglie preoccupate. Tutti coloro che si impegnano nella cura delle persone nel bisogno e nella necessità, che si trovano confrontati con la fragilità. Portiamo nel nostro cuore chiunque abbia responsabilità verso gli altri e deve prendere decisioni importanti. Lo Spirito ci aiuti davvero a trovare modalità sempre nuove e diverse per vivere la prossimità. Certo, sempre senza mettere in pericolo la salute altrui”.
Valerio Lazzeri esorta a invocare lo Spirito Santo, “dobbiamo passare dall’io che pensa soltanto a sé, a come cavarsela, alla capacità di pensare al noi, al noi che si apre in ogni momento alle esigenze altrui. Affidiamo a Maria il nostro cuore appesantito di questi giorni. Chiediamole insieme di custodirci nel suo silenzio, nella sua tenerezza di Madre. Maria ci aiuterà a capire che non c’è niente che possa costringerci a cessare di essere umani. Non c’è niente, anche di pericoloso, di difficile, di oscuro, che ci tolga il dono di poter essere fraterni gli uni con gli altri. Di poter davvero fare di tutti noi una sola famiglia, che affronta con coraggio e insieme un momento delicato e difficile, certo, che ci pesa, ma che sicuramente passerà!”.