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Cronaca
16.03.20 - 17:070
Aggiornamento: 18:07

La frontiera non si chiude, ma i frontalieri... "Cara Svizzera, ti chiediamo di farlo"

La lettera di un lavoratore: "Solo così, potremmo aiutare mamma Italia a rialzarsi senza contagiarci a vicenda e, soprattutto, solo così potremmo tornare a "servirti" più forti e in salute che mai... Abbiamo paura di questo virus"

BERNA – I frontalieri potranno continuare a entrare in Svizzera a lavorare, lo ha precisato ancora il Consiglio Federale durante la sua conferenza stampa. Ma sempre più frontalieri, inascoltati si potrebbe dire, chiedono di chiudere.
Il sito varesenenoi ha pubblicato la missiva di un lavoratore italiano che viene ogni giorno in Svizzera:

"Cara (zia) Svizzera, ti scrivo per dirti che mamma Italia sta veramente molto male, non pensare che stia esagerando o che stia ingigantendo il problema: questo virus purtroppo non ha un permesso G e soprattutto non chiede permesso.

Lo sai che a te siamo molto legati e che ti dobbiamo tanto: per come ci accogli ogni giorno e per come ci rendi dignitosi nel darci un lavoro. Ed è proprio per il rispetto che abbiamo di te, ti chiedo con tutto il cuore di chiudere queste "porte" per il tuo ed il nostro bene.

Solo così, potremmo aiutare mamma Italia a rialzarsi senza contagiarci a vicenda e, soprattutto, solo così potremmo tornare a "servirti" più forti e in salute che mai...perché a noi non ci spaventano i turni del mattino, della notte... le code interminabili alle dogane, i sabato lavorativi, il sentirsi giornalmente degli extracomunitari... no! A noi spaventa questo virus malefico che solo l'unione tra i popoli, potrà debellare!

Grazie Svizzera, per non sottovalutare il problema.

Un tuo caro frontaliere".

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