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Cronaca
08.04.20 - 18:450

Da settimana prossima si allenteranno forse le misure. "Ma la discesa può essere difficile"

De Rosa: "Oggi è impossibile prevedere quando si tornerà alla normalità e come sarà questa normalità. Per ora dobbiamo proseguire passo passo. Sarà ancora più difficile di prima". L'esortazione è a non vanificare quanto fatto sinora

BELLINZONA – In serata hanno parlato in conferenza stampa Christian Vitta, Norman Gobbi e Raffaele De Rosa.

Vitta ha preso la parola per primo, manifestando la vicinanza del Ticino a chi è malato o ha perso un caro. Ha sottolineato come la Confederazione abbia permesso al nostro Cantone, sinora unico, di avere delle misure più restrittive. Ha letto l’ordinanza che entrerà in vigore il 14 aprile, sino al 19.

“Il cammino è ancora lungo. Il Governo e le parti sociali percorreranno questo cammino con cambiamenti graduali, per arrivare nelle prossime settimane a procedere in modo che non vanifichi quanto fatto. Sono stati effettuati interventi atti a garantire liquidità all’economia, parliamo di 750 milioni per il Ticino. Vogliamo creare un tavolo con rappresentanti economici, sindacali e accademici per vedere come modificare strutturalmente il nostro commercio”.

Vitta ha poi elencato quanto deciso per quel che concerne gli over65 e le fasce a rischio, specificando il termine “necessario”, anche con giornate di bel tempo che fanno venir voglia di uscire e chiedendo a queste persone di farsi aiutare da parenti e volontari.

Vitta: "Affrontiamo la discesa, ma non mancano le difficoltà"

"Stiamo percorrendo un cammino caratterizzato da discese e salite, che ci ha impegnato. Gli specialisti ci hanno detto che abbiamo passato la prima vetta, possiamo guardare oltre, ma dando un'occhiata al futuro abbiamo visto che il cammino sarà lungo. Affrontiamo la discesa, che non è mai semplice, caratterizzata da difficoltà. Bisogna procedere con cautela per non inciampare. I dati impongono fiducia, ma bisogna proseguire con attenzione per non vanificare quanto raggiunto. Siamo consapevoli che dopo l discesa potranno esserci altre salite, che speriamo possano essere meno impervie. Ma questo dipenderà da noi, da come rispetteremo le norme igieniche. La vetta non è stata raggiunta, tutti la vogliamo raggiungere in salute. Dobbiamo impegnarci, con costanza, senso di responsabilità, unione. Vi chiediamo di continuare a portare avanti quest'ultimo valore nel cammino che dobbiamo ancora percorrere".

"Momenti che strappano un sorriso? Ce ne sono pochi, ma voglio citare le parole inviataci da bambini, di straordinaria speranza e forza, così come i loro disegni. Grazie per farci vedere una prospettiva migliore".

"Domenica è Pasqua, che significa 'passare oltre', lasciarsi alle spalle una situazione per andare verso il nuovo, il che richiama speranza e fiducia, rinascita che ben si concilia anche con la primavera. Un significato, questo, più che mai importante in questo momento difficile. Con questa immagine desidero esprimere, oltre agli auguri di buona Pasqua, un augurio di speranza e fratellanza, che gli sforzi che stiamo facendo possano permetterci di lasciarci alle spalle questo momento difficile. Continuiamo il cammino insieme con speranza e perseveranza".

Gobbi: "I turisti saranno respinti"

"Il percorso è lungo, non lo abbiamo fatto da soli: penso al Governo, alla cittadinanza, agli enti locali, che in questa sfida hanno giocato un ruolo importante nel non lasciar soli gli anziani. I Comuni hanno recepito in pieno il loro ruolo, è stata una soddisfazione constatare come tutti e 115 abbiamo risposto presente per i sistemi d consegna a domicilio, anche a volte impiegando personale comunale: grazie a tutti coloro che si sono prodigati per permettere di far questo, ai collaboratori, ai volontari".

"Abbiamo recepito le preoccupazioni, per questo ieri in una video conferenza coi rappresentanti dei principali comuni ci siamo confrontati con gli Enti Locali per capire cosa è andato bene. Il flusso di informazione regolare verso i comuni è stato sicuramente positivo. Siamo riusciti a recepire le preoccupazioni dei Municipi: se diversi hanno dovuto chiudere luoghi ricreativi significa che hanno capito quanto sia importante evitare gli assembramenti. La sfida non finisce qui, servono pazienza e perseveranza, ma anche disciplina. È stata evidenziata anche la necessità spiccia dei Comuni, come gestire il territorio: potranno curare il verde, bisogna combattere le neofite che causano energie, e potranno occuparsi delle infrastrutture sportive, dove si investono soldi pubblici. Il dialogo c'è stato, la collaborazione con gli Enti Locali non finisce qui. Molti Comuni vogliono essere attori in vari ambiti, sia nell'economia che nel sociale. Siamo pronti a coinvolgerli per coordinare il tutto e valorizzare il sistema federale".

"Parlando di assembramenti, la Polizia Cantonale e quelle comunali monitorano la situazione e le irregolarità vengono sanzionate. Si continuerà nello stesso modo. Un tema che ha sollevato la discussione è quella dei movimenti oltre frontiera e poi attraverso la 'frontiera' nord del Gottardo. Come abbiamo detto ieri, se qualcuno vuol passare dal Gottardo o dal San Bernardino con la roulotte, si farà presente che non ha senso venire in Ticino con campeggi e strutture chiuse. Le persone saranno informate e respinte. Le Polizie Cantonali di Uri, Grigioni e Ticino stanno collaborando in modo ancora più importante del solito".

De Rosa: "Bisognerà permettere al sistema sanitario di riorganizzarsi, anche per i pazienti non Covid"

 "Il picco è stato raggiunto. I pazienti sono stati curati dalle strutture sanitarie, a cui porgiamo i nostri ringraziamenti, così come anche alla popolazione: grazie di cuore per aver mostrato l'unità del nostro Ticino".


"Siamo giunti in cima al picco con fatica nelle gambe. Ma è una maratona, non uno sprint, lo sa bene chi si incammina sulle montagne. Un sentiero scende ma poi può risalire, può presentare punti tecnici o apparire lungo, mettendo in difficoltà la tenuta psicologica. Servono perseveranza e attenzione, valori a cui facciamo appello. Entriamo in una fase più critica e più difficile, non è retorica e non voglio mettere le mani avanti, ne sono sicuro".

"Oggi è impossibile prevedere quando si tornerà alla normalità e come sarà questa normalità. Per ora dobbiamo proseguire passo passo. La distanza sociale e le norme igieniche devono essere ancora rispettate. Vi chiediamo di restare a casa, di uscire il meno possibile, alle fasce vulnerabili e agli anziani chiediamo di appoggiarsi agli aiuti, ai parenti, a chi vi vuole bene. Ognuno deve continuare a fare la sua parte, come fatto finora. Siamo consapevoli che il sole e le belle giornate invogliano a fare altro, comprendiamo la voglia di concedersi spensieratezza, ma non è il momento. Si può fare una passeggiata mantenendo fede alla distanza sociale e alle norme igieniche, non fare grigliate o partite di calcio. Non abbassiamo la guardia: sono sicuro che i messaggi continueranno a essere recepiti".

"Ascoltiamo i nostri esperti, che dicono che il virus è tra di noi e che ci resterà a lungo, che ci vorrà tempo prima di considerare immune la popolazione e che la guardia deve restare alta. Per conoscere gli effetti delle misure restrittive ci vogliono dieci giorni, lo stesso anche con eventuali allenamenti. Potremo poi valutare gli effetti del dopo Pasqua solo fra un paio di settimane, ed è una difficoltà. Inoltre le misure hanno funzionato e tutto quanto imparato deve essere ancora applicato alla lettera. L'obiettivo è tutelare le fasce più vulnerabili, proteggere la popolazione e far sì che il sistema sanitario possa gestire i pazienti che devono essere presi a carico. Ogni decisione sulle misure deve essere proporzionale. Se i malati aumentano bisogna stringere, se diminuiscono si può allentare in modo ponderato. Al contempo, allo stesso sistema sanitario va data la possibilità di riorientare l'offerta non solo per i pazienti Covid e non. Si deve evitare che ci sia un picco di ricoveri per altre patologie perchè si sono rimandati troppo a causa del Coronavirus. Dedichiamo il tempo a riflettere su come vorremmo la nostra società, come ci chiama la Pasqua. La responsabilità sta salvando vite umane". 

 

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