BELLINZONA – La decisione sarà formalizzata solo il 13 maggio, dunque fra sei giorni ma gli allievi delle quarte liceo e dell’ultimo anno della scuola di commercio hanno già ricevuto una missiva che dice loro che gli esami di maturità per quest’anno non si terranno.
Niente ‘Notte prima degli esami’, riecheggiando la mitica canzone di Antonello Venditti, o il film, dipende dall’epoca in cui si vive. A far testo saranno le note ricevute in seconda e terza e quelle di fine anno della quarta, mentre per chi non riesce in questo modo ad avere l’attestato c’è la possibilità di svolgere un esame scritto e orale entro il 26 giugno. Dunque, solo chi ha voti bassi avrà le prove.
La lettera è firmata da Manuele Bertoli e da Daniele Sartori, Capo della Sezione dell’insegnamento medio superiore, e esprime il dispiacere per la scelta. “La maturità rappresenta un passaggio importante”, ne sono consapevoli, ma “nel nostro Cantone, il più colpito dalla pandemia fra tutti i Cantoni della Confederazione, non sono infatti date le condizioni per organizzare gli esami per oltre mille allievi delle Scuole medie superiori nel rispetto delle norme di sicurezza imposte dal Consiglio Federale”.
Non solo in Ticino sarà così, aggiungono. Anche Cantoni meno colpiti dal Covid e con 2/3 dei maturandi del Ticino hanno fatto la stessa scelta.
Gli attestati di maturità avranno comunque la medesima validità di quelli che vengono assegnati dopo lo svolgimento degli esami, si precisa. “La loro soppressione non compromette l’idoneità ad affrontare gli studi successivi acquisita durante tutto il periodo formativo. (…) Siamo convinti che questo particolare momento storico resterà in ogni caso per tutti voi un tassello fondamentale del percorso verso la compiuta maturità individuale”.