ticinolibero
Cronaca
19.05.20 - 15:480

Gli esperti europei, tre giorni prima del primo caso a Codogno, stimarono il rischio del Covid come basso. Solo un danese...

Solamente un rappresentante della Danimarca chiese di sottoporre ai tamponi chi presentava polmoniti anomale e pose il problema dei possibili effetti del virus sui sistemi sanitari

SLOVENIA – L’Europa, a quanto pare, sottovalutò il Coronavirus. Nessuno poteva immaginare, a pochi giorni dalla scoperta del primo caso italiano, a Codogno, che in poche settimane avremmo visto un Continente praticamente fermo.

Eppure, quando già c’erano una quarantina di contagi, tutti importati dalla Cina, quando il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc) si riunisce. È il 18 febbraio. Il Covid viene ritenuto dagli esperti come un rischio basso, con infezioni locali molto lievi. Lo svelano Repubblica e El Pays, che hanno visionato i documenti di quella tre giorni di riunioni.

L’idea dominante era di sottoporre al tampone solo chi era stato a Wuhan, non tutti coloro che avevano sintomi. Ci si pongono domande, è vero, come quella relativa agli asintomatici, chiedendosi se era il caso di metterli in quarantena. È un rappresentante danese a domandare che chi ha polmoniti anomale sia sottoposto a un tampone, è sempre lui a specificare che teme rischi per il sistema sanitario.

Gli altri, a quanto pare, sottovalutano. Ovvero, parlano del tema ma non decidono nulla.

Potrebbe interessarti anche
Tags
TOP News
© 2024 , All rights reserved

Stai guardando la versione del sito mobile su un computer fisso.
Per una migliore esperienza ti consigliamo di passare alla versione ottimizzata per desktop.

Vai alla versione Desktop
rimani sulla versione mobile