BELLINZONA - Nell’ambito della campagna di sensibilizzazione «Distanti ma vicini. Proteggiamoci. Ancora», le autorità cantonali hanno prodotto un video informativo per presentare tre possibili scenari sull’evoluzione epidemiologica del coronavirus in Ticino durante i prossimi mesi. Sappiamo infatti che i mesi freddi rappresentano un periodo con condizioni favorevoli alla diffusione del virus. Per questo motivo rimarrà importante continuare a mettere in pratica quei comportamenti che sappiamo essere efficaci contro la diffusione del virus.
Quella in corso è una situazione del tutto straordinaria che continua a mettere a dura prova la popolazione, modificandone comportamenti e abitudini. Anche se i dati sanitari delle ultime settimane mostrano una stabilizzazione dei nuovi contagi, l’incertezza continuerà a segnare le prospettive in Svizzera e in Ticino. Si tratta di un momento di «convivenza con il virus» che ci accompagnerà ancora nei prossimi mesi.
Nell’ambito della campagna di sensibilizzazione è stato prodotto un nuovo video informativo con il Medico cantonale Giorgio Merlani allo scopo di illustrare tre possibili scenari sull’andamento della pandemia in Ticino nelle prossime settimane. A determinare quale dei tre scenari si concretizzerà, sarà la combinazione fra efficacia delle misure messe in atto e comportamento della popolazione.
Il messaggio del medico cantonale alla popolazione ticinese è chiaro: "L'unico modo per controllare i contagi è ridurre il numero e la frequenza dei contatti tra le persone. Le misure servono, ma sono le scelte che facciamo ogni giorno a fare la differenza. Stringiamo i denti, con il nostro contributo potremo ritornare a una situazione che assomigli maggiormente alla normalità".
Il video
I dati dei contagi sono in una fase di stabilizzazione, forse di discesa: siamo su un passo, non su un picco. Ma non è finita! Ecco gli scenari, dal meno problematico al più allarmistico:
- Una salita un po' più arrotondata e una discesa lenta, comunque problematica per la pressione sugli ospedali
- Dopo un iniziale assestamento si rimane in alto, non c'è un picco ma un altipiano con valori elevati di casi di contagio e ospedalizzazioni
- Un'iniziale discesa poi una ripresa elevata, con una terza ondata