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Cronaca
28.01.21 - 17:090

Si vaccina, pochi giorni dopo muore. Gli interrogativi della figlia: "Se si fosse aspettato, sarebbe ancora vivo?"

L'uomo aveva 69 anni, era nelle fasce a rischio. "I medici mi hanno detto che è morto per cause naturali, mi chiedo se il vaccino abbia influito. Si è agito per la sua fragilità, ma forse ci si doveva soffermare di più su di essa"

BELLINZONA - È un grido di dolore, un dubbio che attanaglia e non lascia tregua. "Mio papà è morto a causa del vaccino?", si può riassumere così la grande domanda che accompagna i difficili giorni dopo il decesso del genitore, 69enne e di fascia a rischio, per una lettrice di TicinoLibero (nome noto alla redazione).

L'uomo era stato vaccinato contro il Covid poco tempo fa, qualche giorno dopo se ne è andato. E il tarlo ha cominciato a girare nella mente della figlia. "È morto per cause naturali, così dicono. Chissà se il vaccino ha influito. Se si avesse deciso di aspettareo ancora forse ora sarebbe ancora vivo??", sono  i quesiti angosciosi che si pone in un toccante post social. "Non lo so. Vivo con la speranza che i medici facciano la cosa giusta e pensino al bene del paziente".

Precisa di non voler colpevolizzare nessuno ma solo di desiderare riflettere sul tema. "Funzionerà? Siamo sicuri che una volta fatto il vaccino saremo tutti salvi? Attenzione a porre troppa fiducia in questo. Io sono molto scettica, do fiducia ai medici ma una parte di me pensa ancora: 'E se avessimo aspettato? Se invece di avere tutta quella fretta di fare il vaccino ci si fosse soffermati maggiormente sulla fragilità della persona forse chissà.... Son cosciente che anche proprio per la fragilità di mio padre si è voluto agire in fretta, ma un un detto dice 'la gatta frettolosa fa i vicini ciechi'.".

E prosegue. "Siamo esseri umani indipendentemente dall'età. Ora che hanno trovato questo antidoto c'è la corsa frenetica verso il non morire. Mi vaccino perché non voglio morire, non voglio essere un rischio di contagio per gli altri, agisco per salvare la mia salute e anche quella del mio vicino. Penso quindi di fare la cosa giusta, ma chi lo sa se è veramente la soluzione, se quel farmaco miracoloso porta veramente a ciò che si spera. Io chiedo solo di soffermarsi un attimo a riflettere sul tema".

Il virus a suo avviso deve portare a un cambiamento di vita totale, a un sovvertimento dei valori rimettendo al primo posto la famiglia. Il tampone può essere una pezza ma che per lei potrebbe servire a poco se non si decidesse di modificare qualcosa. Ma la domanda che non la lascia in pace è una: se il padre non fosse stato vaccinato, sarebbe ancora vivo?

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