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Cronaca
18.02.21 - 22:140

Gli esercenti: "Verdi di bile! Volete affossare il nostro settore? Ce ne ricorderemo alle elezioni"

GastroTicino risponde all'attacco odierno: "Il membro della taske force non ci ha dato degli untori, ha detto che lasciar chiusi ristoranti e bar rallenta la diffusione della malattia. Si vede che certa politica ha i piedi al caldo..."

BELLINZONA - "Affermazioni lesive e al limite della diffamazione", GastroTicino è indignata per quanto detto dai Verdi, che hanno attaccato Massimo Suter. La rabbia nasce anche dal fatto che la nota non sia stata mandata agli esercenti direttamente ma che essi abbiano letto dai media la missiva ecologista. 

"Si dimostra ancora una volta quanto certa politica con i piedi al caldo, non conosca il paese reale e la situazione drammatica in cui versano gli imprenditori. Ma di certo la nostra categoria avrà la memoria lunga quando si tratterà di rinnovare i mandati e si tratterà di capire chi davvero ha aiutato le aziende della ristorazione e albergheria, e chi invece si è limitato a esternare i propri mal di pancia. Di certo si ha più visibilità sfruttando la figura di personalità estremamente competenti e impegnate come Massimo Suter, quando di argomenti validi propri non se
ne hanno", si legge nella nota.

I ristoranti e i bar hanno avuto un ruolo nella diffusione dei contagi? "I Verdi citano studi a sostegno delle loro tesi (ruolo della ristorazione nella diffusione del virus), quando ormai si sa che
se ne possono citare altrettanti che dimostrano l’esatto contrario. Per cui è azzardato ritenersi gli unici paladini della verità, quando non ci sono al momento evidenze scientifiche comprovate e assolute. Lo stesso membro della task-force del Consiglio federale, Roman Stocker, nella trasmissione Patti Chiari citata anche dai Verdi (che però utilizzano solo le frasi a loro utili) ha dichiarato – non prima di aver manifestato, a differenza dei Verdi, solidarietà a una categoria importante colpita in modo duro dalla pandemia - con testuali parole: “… ed è chiarissimo che i ristoratori non hanno colpa della trasmissione in questo caso. Il fatto che tengano i ristoranti chiusi porta un beneficio alla società, aiuta la riduzione della trasmissione”. Quindi si parla di aiuto alla riduzione e non di “untori” come i Verdi lasciano intendere nel loro inqualificabile attacco", proseguono gli esercenti, chiedendosi: "Perché sono verdi dalla bile?".

"Il peggio di sé i Verdi lo danno quando parlano di “fomentare” la categoria. Certo, impegnati nel trovare qualsiasi modo per avere visibilità, non si sono nemmeno dati la pena di ascoltare e leggere quanto fatto da Suter, GastroTicino e GastroSuisse che a più riprese sui media e con news-letter interne, hanno invitato i ristoratori alla calma. Il 5 gennaio 2021, per esempio, è stato scritto ai soci: “Anche GastroTicino, in linea con altre sezioni, non scenderà in piazza ma chiederà ancora aiuti e risarcimenti soprattutto a fondo perso, rapidi e a favore di tutto il settore. Lancia quindi un appello alla calma e invita i soci ad astenersi da azioni illegali, come blocchi stradali o aperture clandestine dei propri locali”. Per cui si rimane convinti che, fino a prova contraria, sia solo un dialogo costruttivo con le autorità a portare risultati e non manifestazioni plateali".

Il comportamento dell'associazione è stato, secondo essa, assolutamente responsabile, tanto da aver "invitato a riflettere sulla necessità di una chiusura durante la prima ondata".

Insomma, la categoria è unita. "Stiano tranquilli i Verdi, che di energie ne abbiamo e ne avremo ancora tante e molte per difendere un settore che dà lavoro e tutela i propri collaboratori. Non occorrono i loro ricostituenti a base di insulti! Ma forse è questo il senso del loro scritto: tentare di minare la credibilità di chi sta dando tutto per garantire un futuro a ristorazione e albergheria. Ci si chiede anche se sia davvero la presa di posizione del partito o solo di taluni che si nascondono dietro il movimento. Con quale scopo recondito? Affossare il nostro settore? Ma stiano tranquilli che li accoglieremo sempre con il sorriso e simpatia nei nostri locali, perché non appartiene alla nostra cultura proporre al pubblico attacchi gratuiti e quasi isterici. E forse è questo che dà fastidio ai Verdi, che la categoria sia forte e unita, responsabile e sensibile alla salute pubblica e non solo ai riflettori della cronaca", termina il piccato comunicato. 

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