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Cronaca
10.12.20 - 16:050

Il grido di Suter: "Diteci se dobbiamo chiudere". E se la prende con Wicht

Il presidente di GastroTicino non ha digerito alcune osservazioni del leghista, che ha detto che è un privilegio che ristoranti e bar possano tenere aperto, "e sono uno dei settori che non ne vuole sapere di regole"

BELLINZONA - "Questo qua ha fatto la pipì fuori dal vasetto!", urla Massimo Suter, indignato. A farlo arrabbiare è un'opinione del consigliere comunale leghista Omar Wicht, che non è stato tenero con ristoranti e bar.

"Mi rammarica molto, in tempi di pandemia, dove la gente si ammala e può rischiare la vita, uno dei pochi settori che non ne vuole sapere di regole è la ristorazione. Non tutta per intenderci, ma molti esercizi soprattutto bar “capitanati” da Gastroticino, hanno sempre reclamato su ogni misura messa in campo da Cantone e Confederazione. Io penso che la misura più importante messa in campo dalla confederazione, ossia l’orario delle 19.00 come chiusura per tutta la ristorazione, è un buon compromesso", scrive infatti Wicht, spiegando come a suo avviso è già un privilegio poter tenere aperto.

"Sono esternazioni di una nullità ed offensive per tutto un settore che da marzo si impegna a mantenere posti di lavoro e la propria famiglia! Noi non ci possiamo permettere vacanze o oggetti di design ma tu puoi mostrarti con una berretta firmata?", tuona il presidente di GadtroTicino. 

Che, oltre a commentare le dichiarazioni di Wicht, vorrebbe sapere cosa succederà: questa attesa prolungata di misure che forse arriveranno o forse no non fa certo bene alla categoria. "Ora basta. Diteci subito se possiamo restare aperti o se dobbiamo chiudere. È ora di finirla con queste mezze misure che generano solo ulteriore incertezza", ha detto ieri a tio.ch

"Non ci piangiamo addosso. Abbiamo dei doveri da rispettare, dobbiamo versare gli stipendi ai nostri dipendenti, ci sono parecchie famiglie che vivono grazie al nostro settore. Dobbiamo aspettare fino a questo venerdì per sapere a che ora Berna deciderà di farci chiudere alla sera. Senza dimenticare che il 18 dicembre ci potrebbero essere altri inasprimenti. Non sappiamo come organizzarci per Natale e Capodanno, così non possiamo pianificare niente", ha ribadito.

Alzando ancora un po' i toni sui social: "Agli stolti leoni da tastiera ricordo che non difendiamo solo il nostro orticello! bensì chiediamo alle istituzioni di adottare anche misure straordinarie a sostegno delle imprese della filiera produttiva che stanno a monte del mondo della ristorazione".

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