LOCARNO - Dopo aver funto da bacino d’emergenza per tutta l’estate, e malgrado il flusso d’acqua in uscita sia stato attentamente monitorato fino all’ultimo metro cubo, il bacino del Lago Maggiore è visibilmente sofferente. L'abbassamento delle temperature e le precipitazioni delle scorse settimane hanno forse fatto scemare l’attenzione sul tema siccità, che ha tanto segnato quest’estate, ma non hanno contribuito a migliorare la situazione del lago, che resta critica. Attualmente il bacino del Verbano è al 24% di riempimento; il che desta allarme anche per le possibili ripercussioni sulla produzione di energia elettrica.
Per cercare di alzare il livello delle acque si è ridotta la portata di Ticino e Naviglio Grande, mantenendo il “deflusso minimo vitale”, vale a dire far uscire dal Lago Maggiore la quantità minima di acqua, per mantenere il bacino. Malgrado le varie misure per regolare le acque, il livello di normalità è ancora lontano. La situazione è critica anche sull’intero bacino del Po; per questo Piemonte, Lombardia e consorzi irrigui prevedono nuove misure concertate per limitare il flusso idrico.