BERNA – Il consigliere nazionale del PS Bruno Storni ha inoltrato al Consiglio Federale una mozione utile a gettare le basi per "una nuova Convenzione con l'Italia per la disciplina della navigazione sul Lago Maggiore e sul Lago di Lugano". In particolare, si chiede al Governo di disdire "la Convenzione internazionale del 2 dicembre 1992 per la disciplina della navigazione sul Lago Maggiore e sul Lago di Lugano e avviare i negoziati per una nuova Convenzione che permetta una gestione separata e relativa concessione del Bacino Svizzero del Lago Maggiore".
"Purtroppo – si legge nell'atto parlamentare – da alcuni decenni il servizio di navigazione sul bacino svizzero del Lago Maggiore perde gradualmente di qualità tanto che da tempo non raggiunge più gli standard richiesti per una regione turistica. Il Lago Maggiore è la principale attrazione paesaggistica del Sopraceneri e con le sue uniche Isole del Cantone le Isole di Brissago rappresenta un grande valore turistico. Purtroppo il servizio di navigazione non è all'altezza, navi vetuste e servizio limitato, impossibilità di ammodernare la flotta con natanti moderni a propulsione elettrica e sostituire le vecchie navi noleggiate dalla Gestione Governativa Navigazione Laghi GGNL".
E ancora "Situazione che si consolidata anche dopo che il servizio è gestito dal Consorzio (Società Navigazione Lago di Lugano e la Navigazione Lago Maggiore con sede in Italia ad Arona) visti i limiti imposto da parte italiana in particolare sul materiale navigabile. Una situazione molto penalizzante per l'economia turistica del Cantone e per l'ambiente. È quindi più mai giunto il momento per cambiare disdicendo l'accordo e negoziarne uno nuovo che prevede una gestione separata del bacino svizzero del Lago Maggiore. La situazione è descritta nella lettera che l'ERSLVM ha inviato lo scorso 5 novembre al Consiglio di Stato del Canton Ticino in particolare vengono esposte le pessime condizioni imposte dalla Gestione Governativa Navigazione Laghi GGNL citate sopra, lettera che richiede un intervento forte a Berna".
La mozione è stata sottoscritta dall'intera deputazione ticinese al Consiglio Nazionale.