SAN GALLO - Vive in Svizzera da una quarantina d'anni e ha diverse attività, eppure non avrà il passaporto rossocrociato a causa di un eccesso di velocità di cinque anni fa. La singolare vicenda è quella di un cittadino francese che paga l'attraversamento di cantiere a 80 chilometri all'ora invece che ai 40 consentiti.
L'uomo è proprietario di diversi hotel di lusso e cliniche private. Il suo patrimonio è stimato in centinaia di milioni di franchi. Eppure i giudici di San Gallo hanno deciso di respingere la sua richiesta di naturalizzazione.
Si sono basati sull'Ordinanza sulla cittadinanza svizzera: chi ha una condanna nel casellario giudiziario viene ritenuto non integrato. La condanna era stata di una pena pecuniaria di 90 aliquote giornaliere di 30 franchi per un periodo di prova di tre anni e una multa di 540 franchi.
Una buona notizia per l'uomo c'è. Il passaporto non può essere concesso nei tre anni di prova dopo una condanna e nei tre anni successivi agli stessi, un periodo che scade quest'estate. Allora potrà riprovarci.
Dunque, a causa di una sanzione del 2017, il francese non sarà svizzero.