ticinolibero
Cronaca
27.01.23 - 10:150
Aggiornamento: 30.01.23 - 17:48

Dove è finita la bidella Giuseppina? "A dicembre non è mai andata a Milano perchè..."

Le Iene, come molti colleghi, hanno provato a cercare le 29enne che dice di fare la pendolare tra Napoli e Milano. La giornalista che ne ha parlato per prima: "Dei suoi abbonamenti ho visto solo gli screenshot. Lasciatela in pace"

 NAPOLI – La vicenda della bidella Giuseppina, che ha raccontato di fare la pendolare tutti i giorni tra Napoli e Milano col treno per lavorare in una scuola meneghina, ha suscitato varie domande. E nemmeno l'intervento della giornalista che per prima ne ha parlato su Il Giorno aiuta a fare chiarezza.

La 29enne aveva spiegato che la sua scelta deriva dal fatto che un appartamento a Milano costerebbe troppo, mentre con 400 euro mensili era in grado di spostarsi. La sua vita sarebbe scandita da risvegli prestissimo, corse alla stazione, lavoro e rientro sul tardi, con una cena consumata in treno.

Una storia che parla di stakanovismo e di difficoltà. Subito però qualcuno ha sollevato dei dubbi: veramente si possono trascorrere tutte quelle ore in treno, sei giorni su sette, senza crollare fisicamente? E lo si può farlo a 400 euro al mese?

Il clamore mediatico ha dapprima, stando alle sue parole, fatto piacere a Giuseppina, che si era sentita lusingata. Ma attorno a lei qualcuno ha iniziato a dichiarare che in realtà il suo racconto è un fake e che dopo qualche giorno di pendolarismo si è data assente. La scuola, dopo che una docente aveva parlato del caso, si è chiusa nel silenzio.

A distanza di qualche giorno, ci ha provato la trasmissione Le Iene. Di Giuseppina nessuna traccia, né alla sede della scuola né alla stazione. Sono state interpellate diverse persone tra allievi e docenti del Boccioni, la sua scuola. E nemmeno queste testimonianze hanno permesso di fare chiarezza, perché qualcuno diceva che in effetti la donna è sempre presente, qualcuno che è assente, altri che il suo pendolarismo non è credibile. Sino alla stoccata di una collega, non è dato sapersi se ironica: “Siamo qui a fare il lavoro al posto di lei, che è partita e non torna più. Non ha voglia di lavorare, sta bene economicamente”.

Anche i tentativi di contattare la giovane sono stati vani. Un’amica ha inoltrato dei messaggi dove la stessa bidella chiedeva il silenzio, sopraffatta da quel che sta accadendo.

Il colpo di scena è stata poi la chiamata, alla redazione, della giornalista che per prima ha raccontato, sul Giorno, la storia. Pure lei ha chiesto di lasciare in pace Giuseppina, provata dagli attacchi. A questo punto, i responsabili le hanno chiesto se ha visto gli abbonamenti del treno della bidella.

“No, mi ha mostrato solo gli screenshot, perché non è più salita a Milano. Ma ha usato degli sconti, lei è under 30 e riservava tempo prima”, ha detto la giornalista, parlando però di 395 per 20 corse con Italo, oltre ad alcune tratte gratuite, e 450 euro per 30 giorni con Trenitalia. Non in ogni caso, viste le cifre, i 400 euro citati da Giuseppina.

E come mai non sarebbe più tornata a Milano? Per la collega, “ha avuto a dicembre un permesso per accompagnare un familiare in ospedale, poi si è ammalata e infine sono arrivate le vacanze di Natale. A dicembre non è mai praticamente salita”.

Dulcis in fundo, gli uffici stampa di Italo e Trenitalia hanno fatto sapere che i loro prezzi minimi sono 650 euro per 10 viaggi e 600 euro. Insomma, cifre diverse… il mistero continua.

Potrebbe interessarti anche
Tags
TOP News
© 2024 , All rights reserved

Stai guardando la versione del sito mobile su un computer fisso.
Per una migliore esperienza ti consigliamo di passare alla versione ottimizzata per desktop.

Vai alla versione Desktop
rimani sulla versione mobile