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Cronaca
06.02.23 - 14:020

“Lavoro in Svizzera ma vivo a Varese”: così la “Città giardino” attira i frontalieri

Il Comune lombardo promuove una campagna per invogliare le famiglie che lavorano in Ticino, con offerte ad hoc, a stabilirsi in città

VARESE - “Lavoro in Svizzera, ma vivo a Varese”. È il titolo della campagna promossa dal Comune lombardo per invogliare le famiglie di frontalieri a trasferirsi in città, con una serie di offerte a loro dedicate.

L’iniziativa giunge in concomitanza con il raggiungimento del nuovo accordo fiscale per i frontalieri, e partirà nei prossimi giorni. Sui canali social dell’Amministrazione cittadina circolano già i manifesti che promuoveranno la campagna, presentata lo scorso 3 febbraio dal Sindaco Davide Galimberti e dalla sua vice Ivana Perusin, insieme all’assessore ai servizi educativi Rossella Dimaggio: ampi spazi verdi (di qui il titolo di “Città giardino”,) infrastrutture sportive - tra cui il nuovissimo Palaghiaccio - collegamenti ferroviari con la Svizzera, eventi culturali, asili nido gratis per le famiglie dei frontalieri.

“Si tratta di una campagna rivolta in particolare alla categoria dei frontalieri – ha dichiarato Galimberti – L’intenzione è promuovere le tante opportunità che offre la nostra città, che in questi anni è diventata sempre più moderna, attrattiva, servita, come dimostra il collegamento su rotaia che in meno di 20 minuti porta oltre confine”.

 

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