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Cronaca
18.10.22 - 14:020

Acque sicure, annegamenti in aumento in Svizzera. Ma in Ticino sono in calo

Presentato il bilancio di fine stagione della campagna di prevenzione e sensibilizzazione. Il consigliere di Stato Gobbi: “Misure urgenti e rafforzate. La prudenza fa la differenza"

LUGANO – Sono sei gli annegamenti registrati quest’anno, al termine della stagione turistica estiva. Tre si sono verificati nei laghi ticinesi e 3 nei fiumi. Nei confronti dello scorso anno vi è stata una diminuzione delle vittime (furono 9 durante la stagione 2021). Il bilancio della campagna di prevenzione e di sensibilizzazione Acque sicure è stato presentato questa mattina alla Foce di Lugano dal Consigliere di Stato, Norman Gobbi, dal municipale della Città di Lugano, Tiziano Galeazzi, capo del Dicastero Consulenza e Gestione, nonché dalla capo progetto della commissione cantonale, Fabienne Bonzanigo.

La prevenzione è uno dei tasselli essenziali dell’attività del Dipartimento delle istituzioni, con lo scopo di garantire la più alta sicurezza alle cittadine e ai cittadini ticinesi. In questo senso “Acque sicure” si inserisce accanto alle campagne “gemelle” poste sotto il cappello di “Ticino sicuro”: “Strade sicure”, “Montagne sicure”, “Cyber sicuro”, “Stop radicalizzazione”.

Nel suo intervento il Direttore del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi ha evidenziato alcuni degli aspetti più importanti della campagna 2022. In particolare un’intensificazione della collaborazione con i Comuni e quella con Lugano ne è un esempio concreto. I dati dimostrano l’importanza del lavoro svolto dalla commissione “Acque sicure”, presieduta da Boris Donda, in rappresentanza della Società svizzera di salvataggio, e all’interno della quale si trovano i principali partner e specialisti del settore: dalla Polizia lacuale, all’Agenzia turistica ticinese; dal Servizio navigazione alla Suva, dai Dipartimenti DT, DSS e DECS (oltre naturalmente al DI) all’ente Elettricità Svizzera italiana, sino a giungere all’UPI.

La prudenza fa la differenza

Anche nel 2022, al pari del 2021, la presenza di residenti e di turisti sulle rive dei laghi e dei fiumi è stata elevatissima, complice il grande caldo di quest’estate. I morti sono stati 6, con un avvio di stagione tragico. “Proprio a seguito delle tre vittime registrate già prima del 30 giugno, la campagna Acque sicure ha introdotto misure urgenti e rafforzate in collaborazione con i Comuni e con Ticino Turismo, che ringrazio per aver raccolto la sfida”, ha detto Norman Gobbi.

In Svizzera vittime in forte aumento

Se in Ticino si è assistito per fortuna a una diminuzione dei morti rispetto all’anno scorso, il discorso in Svizzera è purtroppo inverso. Nel 2021 vi furono 36 annegamenti; quest’anno sono stati ben 60 (dato attualizzato a metà settembre e ancora non definitivo). Tenuto conto dell’andamento, in Ticino sarà importante continuare la prevenzione collaborando con i partner, insistendo sui gruppi di interesse e sui luoghi giudicati pericolosi, raggiungendo i destinatari dei messaggi di prevenzione ancora prima che giungano in Ticino e rafforzare i cartelli informativi là dove i rischi sono maggiori.

Alla Foce nessun annegamento

Quest’anno alla Foce del Cassarate non si sono registrate vittime, contro i due annegamenti del 2021. Il municipale di Lugano Tiziano Galeazzi ha ricordato tutte le misure messe in campo, in collaborazione con la commissione cantonale Acque sicure, per una maggiore azione di controllo, di prevenzione e di informazione. Un risultato positivo, anche grazie alla nuova misura dei pattugliatori, che si spera possa essere consolidato negli anni futuri. Dal canto suo la capo progetto della campagna, Fabienne Bonzanigo, ha illustrato il grosso lavoro condotto dalla commissione cantonale, ringraziando i membri per l’assiduo impegno. La campagna di prevenzione si è sviluppata con la diffusione di messaggi informativi tramite i vari vettori mediatici e i differenti attori del settore turistico, ma anche con la promozione di attività di sensibilizzazione durante eventi e manifestazioni presenti sul territorio cantonale durante i mesi estivi.

Campagna social: bilancio lusinghiero

Al termine della presentazione alla stampa, il Consigliere di Stato Norman Gobbi ha ricordato gli indirizzi e gli obiettivi futuri: migliorare le conoscenze delle persone sui pericoli; promuovere l’acquisizione e il mantenimento delle competenze di auto salvataggio; promuovere luoghi di balneazione pubblici e privati sicuri e rendere sicuri i punti di pericolo sulle acque; formare persone con compiti di controllo, sorveglianza o salvataggio. Inoltre ha tracciato un bilancio della campagna di prevenzione Ticinosicuro, condotta attraverso i social media. Una campagna che lancia messaggi di sensibilizzazione nei 5 ambiti di prevenzione: Acque sicure, Montagne sicure, Strade sicure, Cyber sicuro e stop radicalizzazione. Oltre al canale Facebook avviato nel 2021, da luglio è stato attivato anche instagram, con l’obiettivo di raggiungere un target più giovane (18-34 anni). Stando ai dati raccolti l’obiettivo è stato centrato.

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