BELLINZONA - Un furto avvenuto con la vettura di Michele Guerra. Sembra la trama di un film giallo, invece è una vicenda, assurda, accaduta realmente al deputato leghista e raccontata oggi da La Domenica.
Protagonista l'Audi RS5 del granconsigliere, che peraltro vi era parecchio legato essendo l'auto che si era regalato in occasione del primo lavoro e dopo una delusione amorosa. L'aveva lasciata in un parcheggio a Linate, dove la credeva ben custodita. Ma il gestore lo aveva chiamato quasi in lacrime dicendogli che era stata rubata. A compiere il misfatto degli uomini arrivati con una Mercedes nera, capaci di tagliare il recinto che delimitava il parcheggio e di far partire la macchina di Guerra, ripresi dalle videocamere.
Per il leghista, la vettura era persa, con tra l'altro a bordo documenti e ricordi del padre. I carabinieri gli avevano addirittura detto che probabilmente era già nell'Est Europa. A questo punto ha acquistato un'altra auto, ma un mese e mezzo dopo ha ricevuto un'altra chiamata.
"È emerso che la mia auto era stata utilizzata da quattro albanesi per compiere una serie di furti e rapine. Avevano sostituito le targhe ticinesi con delle targhe italiane, rubate, ed erano andati in giro a scorrazzare per la Lombardia", ha raccontato.
Non è finita qui: il 21 gennaio i quattro stavano svaligiando l'abitazione di un 33enne, che li ha notati nel sistema di videosorveglianza del cellulare e dopo aver avvertito le forze dell'ordine si è precipitato sul posto con due amici con cui stava trascorrendo la serata. I malviventi hanno cercato di fuggire, schiacciando anche il piede di uno degli amici del 33enne, ma il padrone di casa non si è rassegnato e li ha inseguiti, dando vita a una corsa stile film, tagliando poi la strada all'Audi e bloccandola. I quattro albanesi sono fuggiti a piedi, uno è stato arrestato mentre degli altri non si hanno tracce.