NASHVILLE - Un massacro pianificato nei minimi particolari. Sono i dettagli che emergono dalle indagini e dalle immagini delle telecamere che hanno ripreso la scena dove ha avuto luogo la strage avvenuta lunedì alla scuola elementare di Nashville, Tennessee, dove sono rimasti uccisi tre bambini di nove anni, la preside, una supplente e il custode. I video, diffusi dalla polizia, rivelano che l’assalto è durato in tutto circa quindici minuti (GUARDA IL VIDEO).
Le immagini mostrano Audrey Elizabeth Hale - questo il nome della killer - con indosso un cappellino rosso con visiera, pantaloni mimetici, sneakers e un giubbotto da cacciatore senza maniche, mentre sfonda a colpi di fucile la vetrata di una porta laterale ed entra passando attraverso il buco creato nel portone.
Punta più volte quella che pare un'arma da guerra tipo Ar-15 e spara qualche colpo. La si vede poi controllare alcune porte per poi aprirne una e sparare verso qualcuno che non appare nell'inquadratura. In un'altra ripresa, la killer percorre il corridoio principale, deserto, dal quale sale al piano superiore, dove porterà a termine la strage.
Ma chi è Audrey Elizabeth Hale? Sin da subito, il capo della Polizia di Nashville John Drake aveva dichiarato in una conferenza stampa che la giovane donna era un’ex studentessa della Covenant School, ma di non essere certo su quale periodo avesse frequentato l’istituto. Secondo la Nbc, aveva 28 anni, si identificava come transgender e, dopo essersi laureata lo scorso anno al Nossi College of Art, lavorava come grafica specializzata in loghi per aziende. È la settima vittima della strage da lei compiuta ieri, quando armata di due fucili d'assalto e una pistola ha fatto irruzione nella scuola cattolica privata di Nashville, mentre 200 studenti seguivano le lezioni.
La Polizia sta ancora "analizzando i filmati all'interno della scuola per capire esattamente cosa sia accaduto" ma ha reso noto di aver trovato un manifesto nella casa dell'assassina e di star lavorando sul possibile movente. Quello che pare certo è che il massacro doveva essere stato pianificato nel dettaglio dalla Hale, che aveva addirittura disegnato una mappa dell'edificio scolastico dopo averlo a lungo sorvegliato.
Sembra anche che la donna avesse inizialmente preso di mira un altro luogo a Nashville, ma aveva lasciato perdere a causa di una maggiore sicurezza dell'edificio.
"Straziante, il peggior incubo di una famiglia”, così il presidente americano Joe Biden ha commentato la sparatoria, aggiungendo che bisogna impegnarsi maggiormente per fermare la violenza armata perché "sta facendo a pezzi le nostre comunità”. Secondo il sito Gun violence archive, quello di Nashville è il centoventottesimo caso di "mass shooting" negli Stati Uniti nel 2023. Il presidente Usa ha quindi chiesto al Congresso di approvare il divieto di vendita di armi d'assalto: “Dobbiamo fare di più per proteggere le nostre scuole”. Per onorare le vittime, Biden ha ordinato bandiere a mezz'asta alla Casa Bianca e in tutti gli edifici pubblici fino al 31 marzo.