GINEVRA - Traffico aereo bloccato per un’ora stamani all’aeroporto Contrin di Ginevra. Un centinaio di attivisti per il clima, intervenuti alla fiera commerciale europea per aerei privati, la European Business Aviation Convention & Exhibition (EBACE) hanno invaso la pista chiedendone il divieto di volo. Gli attivisti hanno occupato i jet esposti e bloccato l'ingresso principale del padiglione per impedire l'accesso ai potenziali acquirenti. Gli organizzatori hanno inoltre attaccato avvisi sui mezzi per identificarli come prodotti dannosi - alla stregua delle sigarette - con slogan del tipo: “i jet privati distruggono il nostro pianeta”, “bruciano il nostro futuro” e “alimentano l'ingiustizia”, sensibilizzando attraverso altoparlanti sulle conseguenze drammatiche degli aerei per il pianeta.
Agnes Jezler, esperta di trasformazione socioeconomica presso Greenpeace Svizzera, ha dichiarato: “Ad eccezione di Malta, in Europa non ci sono luoghi dove sono presenti più jet privati per abitante rispetto alla Svizzera. Un piccolo gruppo di super ricchi sta gravando in modo eccessivo sul clima e sull'ambiente. Allo stesso tempo, la parte più povera della popolazione mondiale soffre maggiormente a causa della crisi climatica. La Confederazione, i cantoni e gli aeroporti devono assumersi la responsabilità”.
La protesta di oggi è l’ultima di una lunga serie di azioni perpetrate negli ultimi mesi, come quella all'aeroporto di Amsterdam Schiphol, il secondo più grande dell'Unione Europea. La polizia è intervenuta per sgomberare gli attivisti presenti sulla pista. Per ragioni di sicurezza, il traffico aereo è stato bloccato dalle 11.40 per circa un'ora. Lentamente si sta tornando alla normalità, anche se numerosi sono stati i ritardi e i voli deviati, con relativo disagio per i passeggeri.