CADEMPINO - Non potrà mettere piede su un campo da calcio di competenza delle Federazione ticinese di calcio sino a giugno del prossimo anno. Il provvedimento è stato emanato a carico di uno dei genitori che giovedì scorso ha preso a pugni gli avversari del figlio a Cadempino (leggi qui).
Si giocava San Zeno contro Ascona/Solduno, una partita che si potrebbe definire come tranquilla. Nei minuti di recupero l'arbitro ha dovuto sedare gli animi con un cartellino rosso per parte. E a quel punto è accaduto l'impensabile, con dei genitori di ragazzi del San Zeno che sono entrati in campo e hanno aggredito i giovanissimi avversari, prendendone a pugni, calci e schiaffi in particolare due, di cui un minorenne (l'età dei ragazzi in campo andava dai 16 ai 18 anni).
La Federazione ticinese di calcio, una volta prese tutte le informazioni del caso, ha deciso di proibire a uno degli aggressori di avvicinarsi ai campi sino a giugno, come riferisce il Corriere del Ticino. Va detto che sarà difficile verificare che il provvedimento sia rispettato, ma sicuramente serviva un gesto.
Al contempo, le famiglie dei due ragazzi aggrediti vorrebbero sporgere denuncia.