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Cronaca
26.10.23 - 09:190

I ticinesi amano il trasporto pubblico ma al bus preferiscono il treno

È ciò che si evince dal rapporto relativo ai dati dell'utenza pubblicato dal DT. Le maggiori crescite si registrano nel Locarnese e nel Bellinzonese. Significativi i numeri di Cadenazzo: migliorata l'offerta su ruota, ma la gente sceglie la ferrovia

BELLINYONA - A due anni dalla messa in esercizio della galleria di base del Monte Ceneri per il traffico passeggeri e dall’introduzione della nuova offerta di trasporto pubblico, il primo bilancio è positivo, secondo dei dati pubblicati dal DT.

Con l’apertura della galleria di base del Monte Ceneri a cavallo tra 2020 e 2021, l’offerta di trasporto pubblico nel territorio cantonale è stata fortemente ampliata, migliorando notevolmente velocità, comodità e flessibilità degli spostamenti. Una maggiore attrattività che si riflette nell’utilizzo.

Nel 2022 il numero di passeggeri sui treni in Ticino è aumentato del 20% rispetto al 2019 (anno di confronto, non influenzato dalla pandemia), in netta contrapposizione rispetto alla diminuzione del 6% registrata a livello nazionale nello stesso periodo. Il numero di passeggeri sui bus è altresì aumentato del 9%. Le variazioni della domanda si differenziano a seconda della regione considerata: il numero di passeggeri sui treni è aumentato in modo più deciso nel Locarnese (+29%), mentre nel Bellinzonese l’aumento è più contenuto (+11%) a causa del fatto che sul collegamento Locarnese - Sottoceneri non è più necessario effettuare il cambio treno a Giubiasco o Bellinzona. Anche per il trasporto su gomma la regione che ha visto l’aumento più importante è il Locarnese (+25%). Nel Mendrisiotto la crescita si è invece limitata all’1%.

Nelle sezioni del Ceneri e di Cadenazzo, dove il potenziamento dell’offerta di trasporto pubblico è stato particolarmente importante, i volumi di traffico stradale sono rimasti stabili (-1%), rispettivamente sono diminuiti (-5%) a fronte di un deciso aumento dell’utenza ferroviaria (+28% e +42%). Questi dati suggeriscono che la crescita della domanda su ferro sia il risultato di un duplice fenomeno: il trasferimento di utenza dalla strada alla ferrovia, in particolare per la sezione di Cadenazzo, e la generazione di nuovi spostamenti in treno.

Parallelamente, vengono pubblicati il rapporto annuo La mobilità in Ticino 2022 e le schede infografiche, realizzate in collaborazione con l’Ufficio di statistica del Dipartimento delle finanze e dell’economia. Questi documenti forniscono una visione globale della mobilità nel nostro Cantone, comprendendo dati di dettaglio riguardo a traffico stradale, mobilità ciclabile, traffico merci ai valichi alpini, oltre ai dati relativi al trasporto pubblico.

Nel 2022, rispetto all’anno precedente, si registra un aumento generale della mobilità, sia in auto (ad eccezione del Locarnese che ha visto ridimensionarsi il forte afflusso turistico osservato negli anni caratterizzati dal covid) sia con il trasporto pubblico. La mobilità ciclabile, che negli ultimi due anni aveva registrato un incremento senza precedenti, nel 2022 è rimasta generalmente stabile.

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