BERNA - La Svizzera potrebbe rifornirsi pressochè solamente di energie rinnovabili se scegliesse una combinazione di eolico e solare, e non è detto che i prezzi sarebbero superiori a quelli attuali. Lo dice in una intervista a La Regione Rolf Wüstenhagen, professore ordinario di management delle energie rinnovabili all’Univeristà di San Gallo, che si occupa di studiare quanto i progetti relativi alla realizzazione di impianti per avere energia da fonti rinnovabili siano accettati nella popolazione.
Quello che emerge dal suo lavoro è che in linea di massima c'è un grande sostegno al principio ma che al contempo quando si tratta di progetti puntuali si vedono spesso opposizioni, in particolar modo da parte dei cittadini. "In Ticino per molti anni c’è stata contrarietà alla costruzione di un parco eolico sul Gottardo ma ora sembra che il progetto verrà realizzato nei prossimi anni", porta come esempio.
Il federalismo, a suo dire, è contemporaneamente un aiuto e un ostacolo alla realizzazione della politica energetica, perchè è necessario che tutti i tre livelli, ovvero Comuni, Cantoni e Confederazione, siano concordi su quanto si progetta.
A suo dire, eventuali rischi di penuria potrebbero esserci con ogni fonte, compresa quella atomica, che potrebbe avere problemi di forniturea. Per il professore, "una buona combinazione potrebbe essere eolico e solare. Con il primo che funziona molto bene d’inverno e il secondo che raggiunge la piena efficienza d’estate. Le energie rinnovabili hanno anche il vantaggio di garantire un prezzo stabile, che non varia in base al contesto internazionale come fa invece il gas. C’è quindi anche un discorso di indipendenza energetica". E, come detto, non è scontato che i costi salirebbero rispetto a quelli attuali, se si pensa ad esempio che le ultime centrali nucleari sono costate ben più del previsto.